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Dakar, Sainz: "Giornata complicata, la navigazione era molto difficile"

Il pilota spagnolo della Peugeot si è piazzato terzo nella decima tappa e mantiene il comando della generale, ora davanti al compagno di squadra Stephane Peterhansel.

#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz

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Red Bull Content Pool

#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
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Carlos Sainz, Peugeot Sport
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Il caldo, le piccole dune piene di vegetazione ed una navigazione davvero complessa hanno dato il benvenuto in Argentina ai piloti rimasti in gara alla Dakar 2018.

Carlos Sainz è riuscito a limitare i danni, chiudendo terzo a 13'07 da Stephane Peterhansel ed a 4'21" da Giniel de Villiers. Nella generale quindi continua a comandare davanti a Mister Dakar con un margine di 50'35".

"Mi diverso sempre a guidare, ma è stata una giornata difficile a livello di navigazione, con molti tratti pericolosi, fiumi, cascate... Tutto molto complicato. La prima speciale l'ho presa abbastanza con calma, nella seconda poi ho accelerato e sono felice di aver concluso un altro giorno" ha assicurato appena sceso dalla sua Peugeot 3008DKR Maxi.

"Non so cosa abbia detto Stephane, ma io ho trovato la navigazione molto difficile. Quando c'erano i fiumi, non era chiaro: non era facile capire dove passare e come uscire dal fiume. Ad un certo punto ho dovuto fare anche un'inversione per trovare la via d'uscita. E' stato complicato".

Sainz poi è tornato nuovamente sulla controversa sanzione ricevuta per il presunto incidente con Kees Koolen e lo spagnolo ha manifestato ancora una volta tutta la sua delusione.

"Sono ancora piuttosto deluso direi. Spero che la verità venga alla luce e che si rendano conto che non ho colpito nessun quad. Eravamo molto vicini ed è stato pericoloso, ma non l'ho toccato. Peterhansel è passato 20 secondi dopo di me ed ha detto che era sul Quad. Forse era impaurito, ma anche io mi sono spaventato".

"Spero di poter dimostrare di non averlo colpito, anche perché se lo avessi colpito si sarebbe fatto male. Spero che la cosa venga analizzata di nuovo e che mi vengano restituiti quei 10 minuti".

Sainz ha provato a chiarire la cosa con Koolen al bivacco di Salta, ma i due non sono ancora riusciti a trovare un punto d'accordo sulla vicenda.

"Mi dice una cosa che è impossibile. Se fosse andata come dice lui, avrei distrutto il suo quad. Lui dice che l'ho colpito, ma Stephane è arrivato pochi secondi dopo e dice che lui era sul quad. Spaventato, ma sul quad".

"Nei dati si vede che io lo avviso tre volte con la sentinella, freno e riaccelero solo quando si toglie di mezzo".

"Questa però è una gara molto lunga, quindi dobbiamo rimanere sempre molto freddi, perché può succedere di tutto da un momento all'altro.

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