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Dakar, Roma: "Questa era una gara per i buggy, ma hanno vinto le 4x4. La FIA rifletta..."

Il catalano della MINI ha chiuso al secondo posto assoluto nelle Auto con la sua JCW 4x4 nonostante non abbia avuto un supporto concreto da X-Raid, impegnata a lavorare per i buggy.

#302 X-Raid Team Mini: Nani Roma, Alex Haro

Foto di: X-Raid Team

Dakar 2019: Auto

Tappa dopo tappa, seguite le auto in lotta per la vittoria della Dakar 2019

Nani Roma è stato autore di una splendida gara alla Dakar 2019 che ha chiuso con merito in seconda posizione nella classifica generale dedicata alle Auto. Il pilota catalano, al volante di una MINI John Cooper Works 4x4, è uscito alla distanza. E' stato molto bravo a non commettere errori considerevoli anche se, va detto, non ha mai dato l'impressione di poter vincere l'edizione del rally raid andata in archivio pochi giorni fa con la vittoria di Nasse Al-Attiyah e della Toyota.

Roma ha spiegato come nel corso della gara abbia faticato a ottenere risultati migliori per lo scarso supporto del team e dei compagni di squadra, cosa che invece non è mai mancata al vincitore della competizione, Nasser Al-Attiyah.

"Nella mia gara è stato necessario rischiare di più in tutti i sensi. Al-Attiyah correva con pochi pezzi di ricambio, perché aveva sempre due vetture che lo supportavano in caso di bisogno, ossia quelle di De Villiers e Ten Brinke".

"Nel mio team ero solo, perché non avevamo i buggy di Sainz, Peterhansel e Despres. Per questo con me avevo sempre tanti pezzi di ricambio. Per molti giorni ho avuto 3 gomme di scorta perché sapevamo che avremmo dovuto essere piuttosto autonomi. Non posso lamentarmi di questo".

A inficiare sulle prestazioni della MINI nera del catalano è stato il peso dei pezzi di ricambio che a ogni tappa è stato costretto a portare con sé. Eppure, nonostante un pizzico d'amarezza più che comprensibile, Nani ha affermato di essere contento di quanto ottenuto quest'anno.

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"Alla fine il peso che porti in macchina influisce molto, specialmente quando devi prenderti dei rischi. COn il senno di poi, ora faremmo cose differenti. Ma non possiamo cambiare le cose. Possiamo solo essere soddisfatti e orgogliosi del nostro secondo posto assoluto".

"Sono davvero felice del risultato che abbiamo raggiunto in questa Dakar, ma il nostro obiettivo era vincere la gara, non battere le altre MINI. E' vero, i primi che vuoi battere sono i compagni di squadra, ma in ogni caso il mio obiettivo primario era proprio vincere la gara".

Roma ha poi aperto una piccola polemica con la FIA, affermando che il percorso della Dakar 2019 fosse decisamente più adatto ai buggy. Nelle prime due posizioni, però, sono arrivate due vetture a trazione integrale. Per questo motivo ha invocato un cambio di regolamento per il futuro.

"Questa è stata una Dakar impostata per i buggy. Quello che abbiamo fatto io e Al-Attiyah con due vetture 4x4 ci dà ancora più credito. Spero che la FIA pensi a quanto accaduto e che vieti una volta per tutte le vetture a 2 ruote motrici".

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