Dakar, Price diventa leader ma ora viene la parte più difficile: "Il mio polso è in fiamme!"

Il vincitore della Dakar 2016 si è rotto lo scafoide destro durante un allenamento a metà dicembre e l'infortunio ha richiesto anche un intervento chirurgico. Dunque, si è presentato al via della corsa sapendo di non essere al top della forma fisica per una maratona estenuante come questa.

Dopo aver lottato con questo disagio, Price ritiene che il fatto di aver ereditato la leadership della corsa dopo il ritiro di Ricky Brabec possa dargli una bella spinta, anche se metterà a dura prova il suo infortunio.

"Sapevo che oggi era una giornata che contava. Ho dato il massimo, quindi più di così non posso fare" ha detto.

"Il mio polso è in fiamme ora: è stata una lunga speciale, 360 km, ma siamo arrivati qui al traguardo e ce ne sono ancora due da fare, quindi è una buona cosa".

"Devo solo cercare di andare oltre il dolore in qualche modo. Ci sono dei momenti in cui puoi riposare ed altri in cui non lo puoi fare, ma è difficile".

"Ma quanto ti metti il casco e vai guidare la tua moto, vuoi solo provare a fare del tuo meglio e rifare tutto da capo".

Price ora guida la categoria moto con un margine di 1'03" nei confronti dell'Husqvarna di Pablo Quintanilla. In corsa per la vittoria finale però ci sono ancora anche le altre due KTM di Matthias Walkner e Sam Sunderland, staccate rispettivamente di 6'35" e 6'38".