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Intervista

Dakar, Peugeot: Loeb ha avuto problemi ai freni posteriori

L'alsaziano è solo 29esimo nella generale perché ha perso cinque minuti e mezzo dovendo procedere dal terzo chilometro della speciale senza freni. Le altre tre 3008 DKR Maxi, invece, hanno giocato di rimessa preferendo non partire davanti oggi...

#306 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena

Foto di: Red Bull Content Pool

Dakar 2018: Peugeot

Il 2018 chiude il programma Dakar di Peugeot: seguite la 3008 DKR alla caccia del successo per il Leone.

Sébastien Loeb, Peugeot Sport
#306 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#306 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Stephane Peterhansel, Peugeot Sport
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
Carlos Sainz, Lucas Cruz, Peugeot Sport
#308 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera
Cyril Despres, Peugeot Sport

Il risultato della prima tappa della 40esima Dakar senza una Peugeot nei primi dieci fa certamente discutere, ma in realtà soltanto Sebastien Loeb ha avuto un avvio della gara molto difficile, mentre gli altri tre equipaggi del Leone con le 3008 DKR Maxi sembra che abbiano corso i 31 km cronometrati per evitare guai e non scattare davanti oggi, quando le vetture sono state chiamate ad aprire la carovana, precedendo per la prima volta le moto al via.

Trovarsi senza tracce su una speciale ad anello che sarà di 267 km sarà molto più rischioso visto che ci saranno diversi tratti di fuoripista con dune particolarmente difficili nella prima parte. La sensazione, insomma, è che ieri le Peugeot abbiano marciato di conserva per evitare di trovarsi in difficoltà oggi.

Ovviamente le cose non sono andate bene per Loeb che è rimasto senza freni dopo appena tre chilometri della speciale di ieri: l’alsaziano ha lasciato alla Toyota di Nasser Al-Attiyah un distacco di 5’37”.

Non poteva esserci un inizio peggiore per il nove volte campione del mondo rally…
"E' stato terribile per me perché sono rimasto completamente senza freni completamente dopo tre chilometri e potevo dosare solo l’acceleratore. Il problema è venuto dal posteriore. Quindi ho dovuto percorrere quasi tutta la speciale improvvisando. A un certo punto ero molto lento. E’ stato davvero difficile affrontare le dune in queste condizioni: quando sei sulla cresta non vedi la discesa ed è facilissimo fare un errore. L’importante era non correre rischi e terminare la speciale. Siamo arrivati al traguardo ed è ciò che conta.”

"Era importante non rischiare in questa situazione, quindi appena ho finito la speciale ho fatto controllare cosa è successo e mi hanno assicurato che non è niente di serio da riparare. Avrò tempo per rifarmi: l’importante è essere in gara…”.

Stepahne Peterhansel, 11esimo al traguardo, ha scelto una tattica molto prudente rimediando 2’15” dalla testa della corsa…

“Non ho avuto un buon feeling in questa prima tappa. Il sole era alto e non c’erano ombre sulle dune, pertanto era molto difficile percepire la conformazione del terreno. Abbiamo anche incrociato un motociclista che è caduto”.

“Piuttosto di azzardare con una guida rischiosa, abbiamo preferito procedere in modo prudente. Non veniamo qui da anni e le dune in Perù sono diverse da quelle che siamo abituati a superare”.

Carlos Sainz, 16esimo a fine tappa, che ha sempre la tendenza ad andare all’attacco, cercando il limite della vettura, ha preferito un avvio “abbottonato” dando la chiara sensazione che la Peugeot abbia adottato una strategia decisa a tavolino…

“Complessivamente, è il tipo di speciale in cui c’è più da perdere che da guadagnare. Se attacchi, puoi guadagnare qualche secondo, ma il minimo errore costa minuti. Pertanto abbiamo deciso di guidare in modo prudente. La 3008 DKR Maxi funziona bene. La gara seria comincia oggi”.

Cyril Despres,15esimo in classifica, è sulla stessa lunghezza d’onda dello spagnolo…
“C’era un po’ di vento che spazzava la cresta delle dune e la visibilità non era eccezionale in queste dune bianchissime. Ma la situazione era uguale per tutti! Finalmente la Dakar è partita! Siamo entrati nel ritmo e abbiamo fatto segnare un buon tempo. Le sensazioni sono abbastanza positive, anche se la speciale era un po’ corta per i miei gusti. Io sono più un pilota da maratona!”.
Avrà modo di rifarsi…

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