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Dakar: Peterhansel resta in gara usando la testa

Stephane ha ridotto l'andatura della 2008 DKR, Despres stacca una ruota e Sainz capotta

Con i suoi 9000 km, la Dakar è considerata la corsa più difficile al mondo e anche quest’anno ha confermato la sua nomea. La Speciale 5, di 458 km, era caratterizzata dalle grandi distese di fesh-fesh, una sabbia molto fine che fa alzare uno spesso strato di polvere rendendo molto difficile valutare le insidie del terreno. Stéphane Peterhansel ha realizzato un’ottima progressione passando dalla 12esima alla nona posizione in classifica generale, grazie al quinto tempo fatto segnare nella SS5 affrontata senza nessun inconveniente meccanico.

"E’ stata una speciale delicata con molto fesh-fesh - ha detto Peterhansel - . Il percorso di oggi era molto accidentato e penso che la regolazione dei nostri ammortizzatori non fosse ottimale, siamo andati spesso in difficoltà. Durante i test pre gara, non avevamo mai guidato su percorsi di questa natura. Così ho cercato di ridurre la mia velocità per evitare di prendere rischi. Noi non dobbiamo commettere errori e il nostro obiettivo resta quello di raggiungere il traguardo. Questa è la nostra priorità assoluta".

Carlos Sainz si è dovuto ritirare, a soli 20 km dall’arrivo, dopo avere urtato una roccia che non ha visto a causa della polvere alzata da un quad ed aver effettuato cinque cappottamenti. L’equipaggio è uscito indenne ma senza la minima speranza di poter continuare la gara. Vincitore della Dakar nel 2010, lo spagnolo era riuscito nei giorni scorsi a portare la Peugeot 2008 DKR fino alla quarta posizione in classifica generale, ad ora il miglior piazzamento della giovane vettura.

"Sono molto deluso e dispiaciuto, in maniera particolare per il lavoro che tutto il team ha svolto in maniera impeccabile la notte scorsa quando siamo rientrati al bivacco alle 3.30 del mattino. E’ terribile abbandonare la Dakar, qualunque sia la ragione dell’abbandono".

Cyril Despres ha avuto problemi anche se con conseguenze minori dopo aver staccato una ruota al 64esimo chilometro. Essendo una delle poche speciali in cui auto, moto, camion correvano tutti nello stesso tempo, Cyril ha dovuto aspettate il camion d’assistenza Peugeot impegnato nella corsa per poter risolvere l’inconveniente.

Bruno Famin, direttore di Peugeot Sport: "L’avvenimento principale della giornata è sicuramente l’abbandono di Carlos a seguito dell’incidente da cui l’equipaggio è fortunatamente uscito indenne. Anche questo è il Motorsport. Cyril ha commesso un piccolo errore. Stéphane è stato protagonista di un significativo quinto posto nella speciale, dimostrando ancora una volta il livello di prestazione della vettura. Non abbiamo avuto inconvenienti tecnici significativi e continuiamo ad accumulare dati ed esperienza, esattamente quello che ci aspettiamo da questa Dakar, per questo proveremo a proseguire ed arrivare il più lontano".

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