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Dakar | Peterhansel: "Nuova Audi: guida e strategie più semplici"

La nuova Audi RS Q e-tron E2 si è mostrata tirata a lucido e molto snellita rispetto alla versione precedente: il pilota francese spiega come si è lavorato in questi mesi per migliorare il mezzo con cui punterà ad altri successi nell'edizione 2023 del Rally Raid più duro e famoso del mondo.

#200 Team Audi Sport Audi: Stéphane Peterhansel

#200 Team Audi Sport Audi: Stéphane Peterhansel

A.S.O.

Audi Sport ha presentato oggi a Neuburg la sua RS Q e-tron E2 con cui prenderà parte alla edizione 2023 della Dakar e la prima cosa che è subito saltata all'occhio è stato il netto... dimagrimento.

Pare in formissima il nuovo mezzo che la Casa dei Quattro Anelli schiererà al via del Rally Raid più famoso e duro del mondo, dopo l'esordio del gennaio di quest'anno, così come i suoi tre equipaggi.

Confermati Carlos Sainz/Lucas Cruz, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Mattias Ekström/Emil Bergqvist, ora è chiaro che l'obiettivo - dopo un anno di apprendistato - diventa quello di salire sul podio al termine della gara.

Ma per riuscirci in questi 9 mesi il team Q Motorsport e i tecnici della Casa tedesca hanno lavorato alacremente sui dati raccolti in Arabia Saudita nella passata edizione per arrivare al prodotto odierno, ancora in fase di sperimentazione in alcune aree.

Motorsport.com era presente assieme ad altri media invitati nella sede di Neuburg, dove la RS Q e-tron E2 è stata mostrata in anteprima, e parlando proprio con Peterhansel abbiamo cercato di capire di più su quanto svolto in questo periodo.

Audi RS Q e-tron E2

Audi RS Q e-tron E2

Photo by: Francesco Corghi

"Il concetto di partenza dell'auto 2022 era ottimo, con due motori elettrici, convertitore e un pacchetto batterie piuttosto ridotto che aveva dimostrato essere la giusta direzione. Da lì siamo ripartiti con piccoli interventi", ha detto il francese.

"La macchina è migliorata molto grazie a ciò, tutto ha fatto la differenza, oltre all'aerodinamica chiaramente, come si può notare ad occhio nudo".

Come dicevamo, la carrozzeria è nettamente più snella rispetto al passato e questo ha garantito una riduzione di circa 80kg, come affermano i tecnici tedeschi.

"I cambiamenti aerodinamici sono stati apportati soprattutto per migliorare la resistenza più che il carico. Ora sento la macchina più libera e in accelerazione risponde molto meglio essendo più leggera. E di conseguenza possiamo andare più veloci e la guidabilità è diventata più semplice".

"Diciamo che non mi sono mai sentito di dover lottare con il mezzo, era giù piuttosto fluido e facile. Ma mi ero già accorto di questa cosa quando avevamo corso ad Abu Dhabi, dove l'80% sono dune. Lì mi sono trovato bene e divertito a superarle, anche scivolando lateralmente. Non ho mai avuto problemi o rischiato di capottare".

Audi RS Q e-tron E2

Audi RS Q e-tron E2

Photo by: Francesco Corghi

Peterhansel sottolinea anche una ottima crescita a livello di gestione del sistema elettrico, con l'energia della batteria che ora più essere sfruttata meglio.

"All'inizio era strana come macchina perché si spingeva a fondo l'acceleratore e si teneva giù per tutto il tempo il pedale. Questo per consentire la ricarica della batteria tramite il sistema rage extender; tutt'ora fa parecchio rumore e in macchina dobbiamo tenere i tappi perché se non sei abituato è parecchio fastidioso".

"Solitamente tutto il sistema lavora in automatico, non siamo costretti a spegnere il motore termico per ripartire e così via. Fra l'altro, quando siamo fermi, dobbiamo pensare alla navigazione e a tutta una serie di operazioni che possono farti perdere la concentrazione. Non siamo su un circuito dove conosci la pista e tutto il resto, quindi aggiungere una operazione sul sistema del motore farebbe perdere tempo".

"Con la macchina più leggera in teoria cambiano anche i consumi, quindi non dovremmo avere problemi di gestione dell'energia e delle batterie. Da un certo punto di vista è più facile anche strategicamente perché non saremo costretti a controllare sempre il Road Book per vedere quanto manca, pensando a quanta energia ci serve".

"Lo scorso anno il problema maggiore era che in certi tratti lunghi dovevamo alzare lievemente il piede per fare 'riposare' il sistema di ricarica della batteria. E quando hai dei tratti da 40-50 km tutti in rettilineo, chiaramente perdi".

"Ora siamo più leggeri e aerodinamicamente più efficienti, quindi sull'energia a disposizione possiamo stare più tranquilli. In Tappe così lunghe, più cose avvengono in automatico, come il recupero dell'energia, e meglio è".

Audi RS Q e-tron E2

Audi RS Q e-tron E2

Photo by: Francesco Corghi

Meccanicamente l'Audi è simile a quella della passata Dakar, anche se con il calo di peso è stato necessario riguardare gli assetti e le varie operazioni di messa a punto, come spiega il veterano transalpino.

"Il serbatoio è stato ampliato lievemente, circa di 20 litri perché il carburante che utilizziamo ha una densità molto elevata, ma dovremo provare tutto nei test perché è diversa rispetto al passato".

"Nella prima settimana avevamo avuto problemi alle sospensioni, che poi si sono risolti. Diciamo che oggi gli ammortizzatori sono dello stesso fornitore, lievemente modificati anche pensando alla riduzione del peso della macchina, specialmente dopo i cambiamenti alla carrozzeria".

"E' cambiato il centro gravitazionale, per cui abbiamo dovuto capire come rendere gli ammortizzatori efficienti in tal senso, cambiando le molle e gli assetti".

Infine, un aspetto non da poco, è quello legato al... comfort. Come anche i mezzi stradali, quelli da corsa - specialmente per le gare di lunga durata come la Dakar - richiedono delle comodità per il fisico degli occupanti.

"Anche l'abitacolo è migliorato molto, è un po' più largo. Ricordiamo che stare seduti in macchina per 8-10 ore al giorno è veramente dura fisicamente. Ora c'è anche il nuovo sistema di condizionamento, collegabile al casco del pilota. Di fatto possiamo contare su aria che proviene dal fondo, frontalmente e anche direttamente sul... cervello!"

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