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Dakar, Peterhansel: "Favoriti dalla foratura di Loeb, ma è lotta vera"

Stephane Peterhansel ha portato a oltre cinque minuti il vantaggio sul compagno di squadra Loeb: "Sebastien adesso ha indiscutibilemte il passo con la velocità maggiore, per cui la battaglia con lui è molto aperta".

#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

Peugeot Sport

Peugeot

Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.

#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Stéphane Peterhansel, Peugeot Sport
#309 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
#309 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Stéphane Peterhansel, Cyril Despres, Peugeot Sport
Peugeot Sport team area
#309 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena

Stephane Peterhansel inizia la tappa finale di oggi con un vantaggio di 5'32” su Sebastien Loeb che fino alla fine non vuole rinunciare all'idea di vincere la sua prima Dakar con la Peugeot 3008 DKR. Bruno Famin non ha imposto alcun ordine di scuderia, per cui fra i due francesi è battaglia vera. Sembrava che l'ex rallista avesse riaperto le sorti della gara quando è stato costretto a fermarsi per una foratura...

“Non so se possiamo parlare di fortuna - spiega Peterhansel -, ma dopo la giornata di riposo noi viviamo in lotta costante con Seb. Ci siamo alternati alla testa della classifica assoluta e stamattina c'era una grossa tensione nella prima speciale perchè Sebastien è andato velocissimo e ha recuperato quasi la metà del suo ritardo. Parlo di circa 3 minuti e non si annunciava facile per noi la seconda parte della speciale visto che era disegnata su un tracciato tipico WRC e, in effetti, abbiamo avuto la fortuna che lui abbia forato e noi siamo passati davanti mantenendo un piccolo scarto”.

Quando è arrivato al bivacco Stephane non sapeva ancora quanto fosse i il suo vantaggio su Loeb e quando glielo hanno comunicato la sensazione è stata quella di vederlo tirare un piccolo sospiro di sollievo:
“Beh, cinque minuti per una speciale di 64 chilometri non sono pochi e ciò mi conforta. A questo punto correremo veloci ma puliti sperando che non accada nulla”.

Certo il nove volte campione del mondo di rally un po' di pressione a questa gara e soprattutto a Peterhansel l'ha messa:
“Già lo scorso anno quando era arrivato alla Dakar avevamo visto subito il suo potenziale, aveva fatto qualche piccolo errore certo, però sia Seb che Daniel sono due persone che conoscono il mondo delle competizioni, e sono due personaggi sportivi eccezionali che si sono abituati velocemente alla Dakar. Oggi Seb ha la miglior velocità di punta, la migliore di tutti senza dubbio e Daniel con cui ha un'intesa perfetta ha fatto una super navigazione e tutti e due sono pronti per vincere la Dakar. Fra noi non c'è alcuna tensione, anzi, il rapporto è ottimo e a fine speciale ci confrontiamo sempre”.

E poi Stephane racconta la tappa di oggi, che merita per la sua correttezza tanto di cappello.
“Nella seconda speciale Sebastien partiva a soli 4 secondi da noi, e abbiamo scelto di non farlo arrabbiare ma di lasciarlo passare subito, ci siamo proprio messi da parte e lui ci ha superati. Non volevo creare uno stato di tensione. Mi sarei potuto mettere davanti, fargli polvere, sperando che magari facesse degli errori ma no, abbiamo scelto di fermarci, subito, sul lato e lui ci ha passati con il coltello in mezzo ai denti”.

E qui è l'esperienza che insegna, perchè dopo tre chilometri Loeb ha bucato:
“Sappiamo che per cambiare una ruota ci vogliono dai due ai tre minuti e quindi abbiamo ripreso subito il vantaggio che avevamo perso nella prima speciale e abbiamo sfruttato l'opportunità. O adesso o mai più. Siamo andati il più veloce possibile, cercando di guidare puliti e davvero lì c'era la possibilità di vincere la Dakar per una foratura. Al via della seconda speciale pensavo che avrei perso ancora due o tre minuti rispetto a lui e che oggi ce la saremmo giocata sul filo dei secondi. "

Ho pensato a questo per tutto il tratto di neutralizzazione fra una speciale e l'altra, ma non abbiamo ancora vinto: è bello simpatico arrivare a fine gara con un distacco così minimo”.

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