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Intervista

Dakar, Peterhansel ancora in gara: "Grazie a Despres per la sospensione"

L'ormai ex leader della Dakar è riuscito a chiudere la Tappa 7 e ora è terzo ma a oltre 1 ora da Sainz. "Ormai tutto è perduto", ha detto all'arrivo al bivacco, eppure è un passo dal secondo posto nella generale.

#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

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#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
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#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret

La Tappa 7 della Dakar 2018, quella che ha collegato La Paz a Uyuni in quella che è stata la prima parte della "Marathon", ha sconvolto i piani alti della classifica generale delle auto, con Stéphane Peterhansel che è scivolato in terza posizione dopo aver centrato una roccia poco prima del WP4 - al chilometro 186 - che ha divelto la sospensione posteriore sinistra della sua Peugeot 3008DKR Maxi.

Peterhansel non ha potuto fare altro che attendere rinforzi, perché il danno era troppo esteso per poter intervenire da solo. Così ha aspettato l'arrivo del compagno di squadra Cyril Despres, ancora in gara ma solo per aiutare Peterhansel e Sainz in casi come quello che si è verificato nel tardo pomeriggio di ieri.

Cyril Despres, però, non aveva nessun pezzo di ricambio a bordo. Strana strategia quella della Peugeot, che probabilmente aveva scelto di caricare tutto il necessario sui camion. Pur sapendo che i camion non avrebbero percorso la stessa speciale per lo meno non per tutto il tracciato: al km 77 si sono separate le categorie e poi si sono ricongiunte, ironia della sorte un paio di chilometri prima del punto in cui Peterhansel ha cannibalizzato la vettura di Cyril Despres.

Perché non aveva altra scelta. Peterhansel e il suo copilota Polo Cottret erano e rimangono dispiaciuti. E tanto. Ma così vanno le gare. “Quando è arrivato Cyril non avevamo altra scelta, abbiamo smontato di sana pianta tutto quello che ci serviva e l'abbiamo rimontato sulla nostra DKR3008 e siamo ripartiti”.

La delusione e la frustrazione si leggeva in faccia al 13 volte vincitore della Dakar che mentre era intento a parlare con i giornalisti comincia a riempire le borracce a bordo della loro Peugeot e a pulire il parabrezza. I due hanno poi sistemato la ruota dal lato sinistro che si deve esser rovinata quando hanno urtato la pietra, nascosta dalla vegetazione, che ha rotto la sospensione. L'hanno legata come possibile.

In realtà però hanno fatto poco perché hanno preferito aspettare i loro camion assistenza che non erano lontani dal bivacco. Uno di loro era fermo con Despres per montare la nuova sospensione alla vettura del francese che ha potuto così raggiungere il traguardo con un fortissimo ritardo sulla classifica.

“Ormai tutto è perduto” – dice Peterhansel, ma chi lo conosce sa che in cuor suo non ha smesso di crederci. In questo momento in classifica occupa la terza posizione assoluta staccato dal secondo, Nasser Al Attiyah su Toyota di 9'17” e precede Giniel De Villiers di soli 8 secondi. E oggi c'è un'altra tappa difficilissima, la più lunga della Dakar 2018 e davvero, tutto può ancora succedere. La doppietta Peugeot sul podio dell'ultima Dakar della Casa francese potrebbe non essere poi così irreale.

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