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Dakar: perché Peugeot usa pinze freno ad aria Brembo nel deserto?

La Brembo ha realizzato per la 3008 DKR uno specifico impianto dei freni che permette un sensibile risparmio di peso rispetto a quello liquid cooling. Scopriamo quali sono le difficoltà da affrontare sui difficili tracciati della Dakar.

Peugeot Sport mechanic at work

Foto di: Red Bull Content Pool

Peugeot

Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.

Peugeot 3008 DKR, Peugeot Sport: pneumatico BFGoodrich
#300 Team Peugeot Sport, Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Pinza Rally Raid Brembo
Peugeot 3008 DKR, Peugeot Sport: dettaglio sul pneumatico posteriore BFGoodrich
Robby Naish, Cyril Despres, Peugeot Sport
#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
Peugeot 3008 DKR, Peugeot Sport: il pneumatico BFGoodrich
#309 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
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#309 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Sébastien Loeb, Daniel Elena
Pinza raffreddata a liquido Brembo

La Peugeot 3008 DKR è un laboratorio tecnologico: i tecnici di Velizy hanno sviluppato sulla vettura che sta dominando la 39esima edizione della Dakar uno specifico impianto frenante che è stato realizzato in stretta collaborazione con la Brembo, l’azienda leader bergamasca.

Alcuni Costruttori hanno adottato un sistema di raffreddamento che nel treno posteriore è ad aria per i dischi e acqua per le pinze, una soluzione mista che assicura buone performance e un’eccellente affidabilità, ma costa molto in termini di peso.

I tecnici del Leone, perfettamente consigliati dagli specialisti di Brembo Motorsport, hanno puntato sulla soluzioni più ardita, scegliendo pinze a sei pistoncini che sono raffreddate solo ad aria con dischi da 355 mm.

Gli ingegneri diretti da Riccardo Cesarini, infatti, hanno ottenuto le stesse prestazioni potendo garantire ai colleghi transalpini un sensibile risparmio di peso che ha permesso alla 3008 DKR di risultare particolarmente agile nei passaggi più difficili, grazie a un baricentro più basso rispetto agli altri fuoristrada.

L’impianto Brembo, infatti, ha potuto rinunciare alla pinza raffreddata ad acqua che pesa di più, ma può fare a meno anche dei tubi di collegamento, del liquido refrigerante, dei radiatori, e delle ventole elettriche, oltre alle pompe che devono essere maggiorate. Insomma la Peugeot ha potuto contare su una “cura dimagrante” di almeno cinque chili adottando un più tradizionale sistema ad aria.

La 3008 DKR ha raggiunto delle prestazioni in staccata impressionanti anche senza il liquid cooling: “Abbiamo sviluppato l’impianto con il Costruttore – spiega Andrea Matti, ingegnere di Brembo- salvaguardando tutti gli aspetti termici, ma cercando anche un buon bilanciamento della macchina durante la frenata”.

Perché c’è chi ricorre al raffreddamento dei freni ad acqua?
“La ragione è semplice: con certe vetture non è facile andare a pescare aria pulita che renda l’impianto efficiente lungo tappe molto lunghe e in condizioni climatiche molto diverse. Uno dei principali problemi è dato dalla polvere o dalla sabbia che s’infila letteralmente dappertutto. Sui dischi e soprattutto sulle pinze diventa come della carta a vetro che può provocare usure importanti”.

E nonostante tutte queste difficoltà non avete esitato a insistere sull’impianto ad aria…
“Intanto i nostri materiali pensati per i Rally Raid hanno componenti molto resistenti. Ogni organo, infatti, è sovradimensionato rispetto agli analoghi che sono montati per esempio sulle WRC Plus: abbiamo ottenuto prestazioni e affidabilità, associando anche un significativo risparmio di peso”.

Ci sono grandi differenze rispetto a un impianto di una vettura del mondiale rally?
“Le macchine della Dakar sono molto più pesanti delle WRC, per cui si muovono con inerzie elevate. Inoltre raggiungono velocità medie parecchio più elevate, e sono chiamate a minori frenate ma con maggiori picchi di energia. Può succedere che il pilota della 3008 DKR non debba mettere il piede sul freno per chilometri, ma poi quando succede sono richieste all’impianto delle coppie notevoli con energie importanti”.

Con la pioggia torrenziale di questi giorni non deve essere facile per Peterhansel, Loeb e Despres tenere in temperatura i freni…

“E, infatti, abbiamo pensato a un impianto che sia pronto a freddo, con pastiglie capaci di molto bite e sistemi in grado di tenere a controllo la polvere”.

“La Peugeot è molto rialzata da terra per cui non ci sono problemi nel pescare aria da sotto per raffreddare i freni. Piuttosto i problemi sono relativi alla sabbia che è sottilissima e può infilarsi anche fra disco e campana, provocando delle usure importanti. Nelle tappe marathon della Dakar, che durano due giorni senza che si possa fare assistenza, abbiamo visto in passato dei dischi baffati che erano diventati lisci per l’usura!”.

 

 

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