Dakar, papà Cerutti in pensiero per la mano infortunata di Jacopo
La brutta caduta che ha visto protagonista Jacopo Cerutti durante la terza tappa della Dakar ha procurato al pilota dell'Husqvarna la rottura di un tendine; suo padre Gianni si è già attivato per trovare un chirurgo.
Foto di: A.S.O.
E' lo stesso Jacopo Cerutti a scrivere su Facebook quanto accaduto nella tappa numero 3 di questa Dakar 2017.
Una caduta da parte del pilota del Moto Racing Group nel primo tratto della speciale che ha compromesso la sua mano destra. Un brutto volo e forse la rottura del tendine. Per fortuna nulla di più grave, vista la tipologia dell'incidente, però il comasco esce di scena ed abbandona assolutamente troppo presto la sua seconda Dakar.
Avrebbe voluto ripartire, ma è assolutamente impossibile per lui stringere il pugno e quindi impugnare il gas della sua Husqvarna. Ora però inizia il vero calvario e lo racconta al bivacco suo papà, Gianni, che lo segue anche per controllare il suo stato di salute, giorno dopo giorno.
I piloti ritirati in questa difficile giornata della 39a Dakar sono tutti raggruppati in un piccolo aereo in un aeroporto isolato, in cima alla montagna attraversata oggi dalla tappa. Il problema è che l'aereo non può volare perchè sulla zona sta infuriando, come preannunciato già ieri, una brutta tormenta di pioggia e vento che al bivacco di San Salvador de Jujuy si vede da lontano.
L'aereo è fermo al momento e davvero non se ne parla di decollare. Per cui tutti sono lì, in attesa.
"Dobbiamo solo capire adesso cosa fare – dice Gianni Cerutti in esclusiva a Motorsport.com – Ho parlato con lui ma la comunicazione non era buona e quindi non ho ben capito la gravità della sua ferita. Credo ci sia un tendine reciso sulla mano e di sicuro andrà operato. Mi sono attivato immediatamente e ho trovato un ottimo chirurgo a Buenos Aires che ci aspetta al più presto per intervenire, ma non sono in grado ora di dirgli quando arriveremo”.
Se la tormenta si calmerà, l'aereo con i piloti ritirati atterrerà in serata, oppure domani mattina a San Salvador e da qui ASO organizzerà il rimpatrio di tutti.
“Ho bisogno di capire se rimanderanno Jacopo direttamente in Italia o se posso optare per una operazione qui in Argentina, ma nessuno sa rispondermi al momento”.
Mantiene la calma Gianni Cerutti, come sempre e aspetta di saperne di più e soprattutto che la tormenta si calmi e permetta a Jacopo, suo figlio, di raggiungere il resto della carovana.
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