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Intervista

Dakar, Original by Motul: quando a fare la differenza è lo spirito di squadra

Due olandesi, Sjors van Heertum e Mark Tielemans partecipano alla Dakar con due KTM: il primo è pilota che non sa niente di meccanica, il secondo corre per fare il rialzo delle moto a ogni fine tappa nella categoria di chi corre senza assistenza al seguito.

#83 KTM Sjors van Heertum, #123 KTM Mark Tielemans

#83 KTM Sjors van Heertum, #123 KTM Mark Tielemans

Maria Guidotti

Dakar 2019: Motul

Tappa per tappa, seguite le storie più belle della Dakar 2019 raccontate da Motul

“E’ più facile insegnare ad un meccanico ad andare in moto, piuttosto che imparare i segreti della meccanica”. L’olandese Sjors van Heertum (KTM #83) ha così deciso di avvalersi del supporto dell’amico e connazionale Mark Tielemans (KTM #123) per lanciarsi nell’avventura della categoria senza assistenza Original by Motul.

“Posso definirmi un pilota esperto con diverse Dakar alle spalle, ma corse tutte con un team di assistenza. Sono un buon navigatore e buon pilota, ma non posso certo dire la stessa cosa per le mie qualità di meccanica - racconta Sjors van Heertum - Come ogni appassionato, correre la Dakar senza assistenza rappresenta la sfida nella sfida e volevo mettermi alla prova. Ma come pensare di finire la gara se non sai mettere le mani sulla moto?”.

Così l’olandese ha avuto un’idea ed ha convinto il meccanico del Bas Team con cui ha corso lo scorso anno a mettersi alla guida di una KTM.

Per Mark si tratta di un vero e proprio debutto come pilota...
“Il mio obiettivo è terminare il rally, non vincere la categoria. Ma per farlo avevo bisogno di un amico-meccanico. Faremo la corsa insieme - continua Sjors - io lo aiuterò nella tecnica di guida e nel road book, Mark con la maccanica”.

Fedeli al dna della Dakar, dove aiutarsi tra concorrenti è consentito e costituisce parte integrante dello spirito della corsa, il duo olandese ha così sopperito ad una difficoltà con un’idea originale.
Anche questa è la Dakar...

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