Quandt: "Alonso può fare bene, ma gli manca esperienza alla Dakar"
Il boss di Mini X Rail ha rilasciato una intervista in esclusiva a Motorsport.com dove ha lodato il lavoro svolto da Sainz, la volontà di Alonso ed ha aperto le porte ad un futuro ingresso in squadra di Loeb.
Foto di: X-Raid Team
Con l’imminente avvio della Dakar, Motorsport.com ha avuto l’occasione di fare il punto della situazione con Sven Quandt, responsabile della Mini X-Raid che quest’anno cercherà il successo nell’accesa sfida con la Toyota.
David Castera, nuovo direttore della Dakar, ha introdotto una rinnovata filosofia di gara con roadbook forniti ai co-piloti 15 minuti prima della partenza. Ritieni possibile tornare alla filosofia africana della Dakar?
“Cosa intendi con la filosofia africana della Dakar? Se si intende pari opportunità per tutti apprezzerei molto e sono sicuro che il nuovo sistema aiuterà se tutto sarà tenuto segreto prima dell'evento”.
Castera ci ha detto alcune settimane fa che introdurrà un sistema di controllo completamente nuovo all'interno dell'abitacolo con telecamere e marshall così da evitare alcuni trucchi utilizzati in passato da piloti e co-piloti. E' un bene per lo sport?
“Questo era in realtà qualcosa che abbiamo chiesto per molto tempo e David, essendo stato su una delle nostre auto da corsa l'anno scorso, ha capito l'importanza di controllare cosa succede all'interno della vettura. Abbiamo sempre chiesto agli organizzatori di fare più attenzione alle informazioni che potevano arrivare. Sicuramente sarà d'aiuto”.
Il vostro diretto rivale, Toyota, ha rafforzato la sua formazione con Fernando Alonso, come la vedi?
“Voglio dare il benvenuto ad Alonso nella sua nuova avventura e sono felice che partecipi alla Dakar. Ha lavorato duramente nell'ultimo mese ma non sarà facile perché la Dakar è una corsa che riserva sempre sorprese e questo la rende molto complessa”.
Pensi che Fernando potrebbe essere un diretto rivale per i piloti di X-Raid alla Dakar?
“Come detto prima l'esperienza gioca un ruolo molto importante e c'è solo un gruppo di top driver che ha avuto quell'esperienza come Nasser ma anche Nani o Geniel e ovviamente Stéphane e Carlos. Per la prima volta da molto tempo avremo una Dakar impegnativa e molto lunga. Da quando abbiamo lasciato l'Africa non abbiamo avuto una Dakar così lunga”.
Ci aspettiamo una feroce battaglia tra voi e Toyota, ma cosa vi aspettate?
“Nessuno lo sa. Nelle ultime gare la Toyota è stata super veloce e ha vinto le ultime 2 corse in Arabia Saudita, ma qui dovremo correre per 12 giorni e non è solo la velocità che conta ma anche l'affidabilità. Sicuramente sarà una bella battaglia e non va sottovalutato neanche Nani”.
Cosa significa per te avere di nuovo Carlos Sainz nella tua squadra?
“Carlos è una se non la persona migliore per allestire una macchina e per spingere la squadra al limite. Questo è positivo e ci aiuta a ottenere il massimo dalla nostra MINI. Se svolge un test sulle sospensioni di 3 giorni non è solo lui ad essere stanco dopo 3 giorni, ma anche tutto il team, me compreso. Tuttavia il suo contributo è sempre prezioso”.
C'è stata la possibilità di avere Loeb con voi dato che ha lasciato PSA lo scorso gennaio?
“Saremmo felici di accogliere Loeb nel nostro team, ma al momento non è disponibile a causa dei suoi impegni, almeno per quanto ne so. Ha imparato così tanto in pochissimo tempo e devo ammettere che è molto raro che si veda un pilota in grado di apprendere così rapidamente in questa categoria”.
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