Dakar, Loeb: "Correrò con umiltà, ma non potrò fare calcoli. Vincerò? Impossibile dirlo ora"
Il 9 volte iridato WRC correrà alla Dakar 2019 al volante di una Peugeot 3008DKR ma da pilota privato. A supportarlo sarà il team PH Sport.
Foto di: Sébastien Loeb Racing
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Prima di buttarsi a capofitto sulla sua nuova avventura nel WRC con Hyundai Motorsport, Sébastien Loeb darà la caccia alla prima vittoria alla Dakar e lo farà per la prima volta da pilota privato.
Dopo il ritiro di Peugeot Sport il pilota alsaziano ha pensato bene di provare a vincere il rally raid più celebre al mondo facendolo da privato, appoggiandosi al team PH Sport (struttura vicina a Peugeot, ma non dipendente da essa) per correre senza supporti di Case la Dakar.
"Come approccerò le dune? Ancora non lo so, è questo il problema!", ha dichiarato Sébastien Loeb a Motorsport.com, scherzando riguardo alle modalità dell'incidente che nel 2018 lo costrinsero al ritiro. "Dovremo affrontare il percorso con umiltà, tenendo in mente che l'obiettivo è superarle e non rimanere intrappolati".
"Nelle dune sabbiose puoi guadagnare 2 minuti, ma puoi perdere facilmente anche delle ore facendo solo un piccolo errore. Dunque, dovremo prendere il tempo che ci serve per affrontare tutto nel migliore dei modi".
"Dall'altra parte ci sono vetture che non ci permetteranno di affrontare con cautela le dune, perché possiamo essere superati. Per questo dobbiamo mantenere un certo passo e il processo che ci porterà a prendere le decisioni importanti non sarà affatto semplice".
"Ci sono piloti come Stéphane Peterhansel che hanno molta esperienza e hanno corso in questa gara per diversi anni. Noi siamo carenti d'esperienza, per cui sarà molto difficile per me".
"Correrò effettivamente con un programma privato a tutti gli effetti", ha proseguito Loeb. "Correrò con una Peugeot 3008DKR, ma non avrò alcun supporto da parte della Casa francese. E' una mia iniziativa, ma anche una sfida leggermente differente rispetto a quelle degli anni passati".
Loeb ha poi spiegato quali siano le differenze nella preparazione di una Dakar quando si è piloti ufficiali di una Casa come Peugeot e, invece, quando si decide di correre da privati. Le differenze sono sostanziali ed enormi sotto tutti i punti di vista.
"Affronteremo le cose a modo nostro, non siamo guidati da un team ufficiale e questo ci farà mancare tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Saremo più rilassati, ma non possiamo più preparare la gara come invece abbiamo fatto in passato".
"Penso di aver fatto 5 test di 3 giorni l'uno in Marocco e due raid con Peugeot nel 2018, mentre quest'anno ho fatto un solo giorno di test. Sicuramente sarà diverso, ma ho l'esperienza del recente passato e questa dovrebbe aiutarci a trovare rapidamente il giusto ritmo di gara".
In conclusione, "il Cannibale" ha parlato delle sue possibilità di vittoria, scegliendo un profilo molto basso dopo le recenti e sfortunate esperienze nella gara che quest'anno si svolgerà interamente in Peru. "Per prima cosa vado alla Dakar per correre. Per vincere... onestamente trovo difficile prevedere di vincere in una gara come questa".
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