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Intervista

Dakar, la risposta Toyota: "Peugeot ha sfruttato un buco nel regolamento"

In casa Gazoo Racing non considerano equilibrato il cambio di norme sul sistema di gonfiaggio-sgonfiaggio degli pneumatici per la Dakar e si ribadisce che si resterà fedeli al concetto 4x4 per questioni di marketing.

#301 Toyota Gazoo Racing Toyota: Nasser Al-Attiyah, Mathieu Baumel

Foto di: A.S.O.

Dakar 2018: Auto

Tappa dopo tappa, seguite le auto in lotta per la vittoria alla Dakar 208

#309 Toyota Gazoo Racing Toyota: Bernhard ten Brinke, Michel Périn
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#304 Toyota Gazoo Racing Toyota Hilux: Giniel de Villiers, Dirk von Zitzewitz
#300 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Stéphane Peterhansel, Jean-Paul Cottret
#308 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Cyril Despres, David Castera
#303 Peugeot Sport Peugeot 3008 DKR: Carlos Sainz, Lucas Cruz
#318 Toyota: Lucio Alvarez, Robert Howie
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#304 Toyota Gazoo Racing Toyota: Giniel de Villiers, Dirk von Zitzewitz
#301 Toyota Gazoo Racing Toyota: Nasser Al-Attiyah, Mathieu Baumel
#301 Toyota Gazoo Racing Toyota: Nasser Al-Attiyah, Mathieu Baumel

Il duello Toyota-Peugeot continua in questa Dakar 2018. Sebbene i tre piloti della Casa giapponese si trovino ad oltre un'ora di distacco dal leader Carlos Sainz, si augurano che lo spagnolo possa avere qualche problema e continuano a combattere.

Ma aggiungiamo anche che Glyn Hall, responsabile della Gazoo Racing, a Motorsport.com ha ammesso le difficoltà a lottare contro la vettura del Leone, parlando anche del tema norme della Dakar, tirate in ballo anche da Al Attiyah e De Villiers nei giorni scorsi.

"Lo sapevamo benissimo che il sistema 4x4 con il sistema di gonfiaggio e sgonfiaggio avrebbe consentito di superare le dune con un certo tipo di pressione sulle ruote mantenendo la velocità del buggy - spiega Hall - Stavolta però la sabbia era particolarmente morbida e non siamo riusciti a mantenerla, cosa molto negativa per noi".

"Il regolamento concordato a giugno aveva privato anche la Peugeot del sistema, ma dopo la riunione della Commissione FIA Cross Country questo stratagemma è stato nuovamente consentito al Leone, mentre a noi non hanno dato oltre i 5mm in più per le sospensioni".

"Quando è stata presa questa decisione a noi hanno detto che potevamo intervenire per 1,8%
sulle regolazioni delle sospensioni. Non dico sia praticamente uno scherzo, ma sicuramente non è equilibrato. Ogni volta che ti fermi a cambiare gomme sono almeno 2' persi, per noi non ci sono alternative".

Tanto tempo perso sulle dune per le 4x4

Hall ha anche sottolineato che le dune peruviane hanno fatto perdere ulteriore tempo, oltre al fatto che il rendimento dei motori ad altitudini elevate è calato parecchio. Toyota si ritrova all'ultima settimana della Dakar con 1h06' di ritardo dalla vetta per Al-Attiyah, 1h23' per Ten Brinke e 1h37' per De Villiers.

"Arrivati ad alte quote non abbiamo più avuto opzioni per recuperare tempo. Dobbiamo puntare solo sull'affidabilità mentre i nostri piloti vanno al limite, vedremo dove arriveremo".

Hall ha anche insistito sul fatto che Peugeot ha sfruttato al meglio un buco del regolamento quando ha deciso di tornare alla Dakar nel 2014. Toyota ha utilizzato un prototipo di buggy per migliorare la sua Hilux, scegliendo di continuare con il concetto 4x4 per marketing.

"Credo che Peugeot abbia trovato un buco nei regolamenti e hanno sicuramente fatto un ottimo lavoro. La filosofia di Toyota era continuare con il 4x4 per vendere auto. Si tratta di marketing improntato su affidabilità e resistenza, una chiave per le macchine a trazione integrale di Toyota".

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