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Dakar: la quarta tappa è una vera e propria ecatombe di big

Spicca il ko di Toby Price tra le moto (frattura al femore), ma tra le auto Al-Attiyah non è riuscito neppure a prendere il via e Al-Rajhi ha alzato bandiera bianca. E anche per Sainz non ci sono buone notizie...

Toby Price, KTM Factory Team

Toby Price, KTM Factory Team

A.S.O.

Toby Price, KTM Factory Team
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Alessandro Botturi, Yamaha Official Rally Team

Stamattina dal bivacco di San Salvador, ultimo in Argentina per questa prima parte della Dakar 2017, sono partite 126 moto, 30 quad 76 auto e 49 camion ma domani mattina al via della sesta tappa ci saranno decisamente molti concorrenti in meno. Questa quarta tappa potrebbe passare alla storia come quella in cui si sono registrati più ritiri, se se escludono ovviamente le edizioni degli anni Ottanta in Africa, e molti di questi riguardano top rider e top driver.

Già la tappa di ieri, la terza, aveva mietuto diverse vittime, famose e non e stamattina alle 6 al bivacco di San Salvador de Jujuy ancora arrivavano piloti, in moto e in quad per cercare di ripartire. Molti anche i camion e le macchine in ritardo e fra queste la nostra Panda, che ha raggiunto il bivacco alle 7,45 con un orario di partenza già fissato alle 8,20. Con loro, fedele scudiero, il Mercedes Unimog di Loris Calubini e Giuseppe Fortuna, che insieme a Paolo Calabria fanno da angeli custodi alla piccola Fiat del team Orobica Raid.

Sette le moto ritirate nel corso della terza tappa e fra queste il nostro italiano Jacopo Cerutti con il tendine reciso della mano destra e in attesa di essere operato e di rientrare poi in Italia per la convalescenza. Cinque i quad che stamattina non sono ripartiti e uno di loro, Jose Luis Espinosa, in realtà non era neanche partito dal bivacco di San Miguel de Tucuman perchè si era presentato troppo tardi alla partenza.

Tre le vetture fuori gara che in totale stamattina erano 76, e Nasser Al-Attiyah dopo quello di Xavier Pons il giorno prima, è un altro ritiro eccellente. La corsa perde due suoi protagonisti e il pilota qatarino è già a Buenos Aires in attesa di decollare stasera per rientrare a casa.

Un solo ritirato fra i camion invece e quindi 49 restano a contendersi una vittoria e un podio che quest'anno saranno quanto mai sofferti e preziosi per chi riuscirà ad arrivare in fondo.

E se questo era lo scenario catastrofico di ieri apriamo ora il capitolo quarta tappa: Armand Monleon è stato il primo a far sollevare l'elicottero stamattina cadendo dopo soli 70 km di speciale, ma poi è toccato a Toby Price far accorrere i medici. Caduto al chilometro 371, quindi dopo la neutralizzazione del passaggio della dogana boliviana, l'australiano si è rotto il femore e torna a casa molto prima del previsto. Tra le moto poi nel finale è stato costretto alla resa anche Alessandro Botturi.

Ma non finisce qui, dopo il problema di benzina di Giniel De Villiers ieri nella terza tappa, oggi sono le Peugeot a soffrire e Carlos Sainz sembra più che mai vicino al ritiro, mentre l'arabo Yazeed Al Rajhi ha già abbandonato la corsa, con la sua Mini.

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