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Dakar, la Honda ora ha una sola parola d'ordine: attaccare!

La classifica generale della moto non è ancora ben definita, perché la direzione gara sta rivalutando alcune penalità. La HRC però ha ammesso l'errore del rifornimento non consentito, ma ci crede ancora perché la gara è lunga.

#11 Monster Energy Honda Team: Joan Barreda

Foto di: Honda Racing

#11 Monster Energy Honda Team: Joan Barreda
#11 Monster Energy Honda Team: Joan Barreda
#9 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec
#15 Monster Energy Honda Team: Michael Metge
#9 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec
#11 Monster Energy Honda Team: Joan Barreda
#9 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec
Joan Barreda, Monster Energy Honda Team
#15 Monster Energy Honda Team: Michael Metge
#17 Monster Energy Honda Team: Paulo Goncalves
Paulo Goncalves, Monster Energy Honda Team

Quando a La Paz sono le 14,45 le classifiche moto e auto generali della Dakar 2017 non sono stata ancora aggiornate. Si sa ormai però che ci saranno delle novità sorprendenti perchè sono state ricontrollate diverse penalità e cambieranno diverse posizioni fra i primi dieci. Ma questo al team Honda HRC Rally non interessa. Il detto "mal comune mezzo gaudio" al team Honda non vale.

La riscossa sta arrivando, dopo le penalità comminate a tutto lo squadrone per il famoso rifornimento non consentito nel corso della quarta tappa, da San Salvador de Jujuy a Tupiza la squadra sta reagendo. Ci sono stati due giorni di 'spegnimento' nel team, si sono scoraggiati un po' tutti, dai piloti al team manager Roberto Boasso, fino al General Manager, Martino Bianchi , ma ora si sono resi conto che è arrivato il momento di reagire. Perchè la Dakar è ancora lunga, perchè da domani si ricomincia e soprattutto con una tappa marathon, che ha sempre fatto classifica.

Purtroppo al momento è difficile parlare di posizioni perchè le classifiche appunto, non sono definitive nonostante lo stop di due giorni della gara. La direzione gara sta effettuando ulteriori controlli e si spera che entro sera si sappia qualche cosa di più, anche perchè in questo modo diventa difficile disegnare una strategia per la settimana prossima.  Non in Honda, dove la strategia invece è ben chiara: attaccare!

Nulla è perduto e anzi, il team è carico in questo momento. I piloti si sono ancora più uniti dopo questa penalizzazione e hanno voglia di mettersi al lavoro, di dimostrare con i fatti, quelli che si vedono in pista, di che pasta sono fatti.

L'unica cosa certa al momento è che Sam Sunderland con la sua KTM è primo in classifica, che Pablo Quintanilla è secondo su Husqvarna a 12' e che Adrien Van Beveren è la miglior Yamaha in classifica con il suo terzo posto a 16'07" dal primo.

Paulo Goncalves è il pilota Honda con la miglior posizione in classifica e il suo distacco parla di 1.08'21”. Nella sua colonna delle penalità figurano 48'20” non perchè la sua penalità non sia stata di un'ora come per il resto del team, ma perchè il pilota portoghese è stato il primo ad arrivare sul luogo dell'incidente di Toby Price e si è fermato con l'australiano per soccorrerlo fino all'arrivo dell'elicottero. Quasi 12 minuti che la direzione gara ha sottratto dall'ora di penalità.

Joan Barreda, che a parte la penalità due giorni fa ha commesso anche qualche errore di troppo di navigazione è di poco più indietro, 1.12'39" e sono distacchi, alla luce di questa nuova Dakar finalmente più combattuta e tanto ricca di incognite, che fanno sorridere. Negli ultimi anni si parlava di minuti, ora si torna a parlare di mezz'ore e Marc Coma, direttore sportivo della Dakar, promette una seconda settimana di gara molto intensa, sotto tutti i punti di vista.

Testa alta dunque in Honda: l'errore c'è stato e ammetterlo è un segno di maturità e di umiltà in qualche modo, e l'arrivo del grande capo, Shuhei Nakamoto, fra due giorni, porterà di sicuro al team quella sferzata di energia che potrebbe essere alla base della loro riscossa.

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