Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Dakar: la Honda con un solo obiettivo, vincere fra le moto

Martino Bianchi, general manager di Honda HRC Rally, spiega quale sarà l'atteggiamento della Casa giapponese che schiera cinque moto ufficiali alla Dakar: "Barreda è l'uomo di punta, ma ora la squadra è completa.

Michael Metge, Paulo Goncalves, Ricky Brabec, Kevin Benavides, Joan Barreda, Monster Energy Honda Te

Honda

Michael Metge, Paulo Goncalves, Ricky Brabec, Kevin Benavides, Joan Barreda, Monster Energy Honda Team
Joan Barreda, Monster Energy Honda Team
Paulo Goncalves, Monster Energy Honda Team
Paulo Goncalves, Honda, Kevin Benavides, Honda
Michael Metge, Monster Energy Honda Team
Michael Metge, Monster Energy Honda Team

Lo squadrone Honda HRC Rally riuscirà a centrare l'obiettivo di vincere la Dakar nelle moto? Inutile cincischiare o girare intorno all'argomento e nel team, capitanato dal General Manager, Martino Bianchi, lo sanno bene.

Quest'anno la Honda deve vincere: non ci sono più scuse, non c'è più spazio per gli errori o gli imprevisti, per i dubbi o i tentennamenti...
“Abbiamo una bella squadra, è vero, e sono contento – esordisce Martino Bianchi - L'abbiamo rimescolata al 50% ed abbiamo 4 piloti di quattro nazionalità. Joan Barreda, l'uomo di punta, Paulo Goncalves che è il nostro veterano, Michael Metge che è il nostro portatore d'acqua e Ricky Brabec, californiano di 24 anni".

"Oltre a 32 persone di organico fra cui Roberto Boasso il team manager che è entrato nella squadra a maggio e ha fatto un ottimo lavoro concentrandosi sulla moto. Questa è la mia quarta Dakar con Honda e l'unica pecca che abbiamo avuto in questi anni è stata l'affidabilità della moto. Invece quest'anno, grazie anche a Boasso, abbiamo provato tantissimo e fatto tanti chilometri: abbiamo vinto il Rally di Cina, in Marocco il Merzouga Rally, la Baja in Spagna, la Vegas to Reno, abbiamo portato avanti due programmi di sviluppo diversi, uno con Barreda e l'altro con Goncalves e Benavides”.

Test e gare, dunque, nel programma Honda 2016:
“Sì, abbiano fatto davvero tanti chilometri e ora dobbiamo capire cosa ci aspetta in questa Dakar. Secondo me sarà abbastanza dura e quello che mi preoccupa più di tutto sono le condizioni climatiche che, se volgeranno al brutto, costituiranno un problema per tutti quanti per cui dovremo stare a vedere chi tirerà fuori il jolly al momento giusto”.

La Honda doveva correre con 5 piloti, poi l'incidente di Kevin Benavides, il 14 dicembre, mentre si stava allenando nel deserto dell'Atacama, in Cile, ha eliminato uno dei grandi favoriti della prossima Dakar dalle fila degli iscritti.

Inizialmente si era sperato in un suo recupero, ma la frattura del polso è davvero brutta...
“Purtroppo Kevin dovrà stare fermo per due mesi – spiega Bianchi prima di salire sull'aereo per Madrid prima e poi Buenos Aires dove il 27 dicembre ritirerà i mezzi del team ufficiale per portarli ad Asuncion – ed è davvero una brutta frattura. Gli hanno messo sette chiodi e nella mano ci sono anche sette fili. Un vero peccato”.

Però il morale, dopo una prima batosta, è tornato alto...
“Joan Barreda sta bene ed è sereno. Tatticamente diciamo che non ci cambia tantissimo l'assenza di Kevin Benavides in gara. Noi abbiamo molte punte, tutti i 4 piloti sono bravi e poi la moto di Kevin è stata affidata all'ultimo istante al team Honda South America Rally di Mariano Casaroli, Honda Argentina (quello per cui corre anche l'endurista Franco Caimi, il mendozino, al debutto alla Dakar) e verrà portata in gara da Pedro Bianchi Prata”.

Il portoghese che ha già corso 11 Dakar, quest'anno si era visto costretto a rinunciare alla gara perchè non era riuscito a raggiungere il budget necessario. Così lo hanno chiamato e il portoghese ha accettato con entusiasmo:
“Conosco Pedro da tempo – ha detto Martino Bianchi – e trovo che sia una brava persona. Lo abbiamo reclutato e lui correrà con il ruolo di portatore d'acqua per tutta la squadra. Mi fido di lui, so che è un duro e che saprà arrivare in fondo, inoltre è un ottimo meccanico”.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Dakar: in moto da soli con una cassa di ricambi al seguito!
Articolo successivo Dakar: ad Asuncion inizia il conto alla rovescia per l'edizione 2017

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera