Dakar: il "nottambulo" Minelli non si arrende e punta a finire la gara
Il pilota italiano è stato costretto a completare parecchi chilometri in notturna nella prima settimana della 40esima edizione, ma il suo obiettivo è finire la gara, quindi ha deciso di prendersela relativamente con calma.
Foto di: Elisabetta Caracciolo
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Lo si può ormai chiamare "il nottambulo" perchè sono quasi di più i chilometri che ha fatto con il buio che quelli fatti con la luce del giorno. Ma essere a La Paz per Gabriele Minelli, numero 134 sulla sua KTM, è già un primo risultato in questa Dakar 2018.
Il toscano è sempre di buon umore, quando arriva di notte tardi, quando riparte alla mattina e ancora di più in questa tappa di riposo. "Queste ultime due o tre tappe per me sono state veramente impegnative. Mi continuo a perdere, non lo faccio apposta ovviamente, ed è stato tremendo. Ho guidato per 110 chilometri nel deserto di notte, però sono riuscito ad arrivare e questo è quello che conta".
Per lui le grandi difficoltà sono arrivate nelle dune, tante cadute, poi il buio e la conseguente perdita della direzione. A La Paz però non è arrivato tardi, nell'unica prova speciale della sesta tappa, di 194 chilometri, non ha combinato grossi guai. "No, no, sono arrivato giusto, poi c'è stata una parata bellissima sul palco e lì abbiamo perso tempo, però mi è piaciuta un sacco e non mi sono mosso da lì. Diciamo che siamo entrati al bivacco tardi perchè appunto eravamo fermi con l'organizzazione del passaggio nel centro della capitale. Ma è stata una emozione incredibile".
Per lui le speciali sono molto estreme a livello fisico: "Davvero! Ho ritenuto che se fossi andato come mi sentivo non sarei mai arrivato alla fine. Mi è successo un po' di tutto, è vero, ma le condizioni fisiche sono davvero estreme qui. Almeno per me. Gli altri piloti sono fortissimi, atleti veri, io l'ho presa con calma perchè la voglio finire. Come capacità ce l'avrei anche fatta però fisicamente no, sarei morto".
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