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Dakar: Castera conferma l'arrivo di Peugeot nel 2015

Il direttore sportivo fa il punto sulle prime tappe, indicando la terza e la quarta come possibili portatrici di sorprese

David Castera, direttore sportivo della Dakar, ha un inaspettato momento di relax questa mattina. Una situazione rara, che sa benissimo non si riproporrà più per i prossimi 15 giorni quando si troverà a dirigere la gara direttamente sul terreno. Una gara ed un percorso creati e voluti fortemente da lui, con la collaborazione degli “scout” nel senso di ricognitori che nei mesi passati hanno setacciato in lungo e in largo Argentina, Cile e Bolivia alla ricerca dei percorsi più belli dove passare e dove far passare la sesta edizione sud americana della Dakar. In questa intervista, rilassata e tranquilla, David ha svelato anche alcuni piccoli scoop, sulle condizioni per esempio meteorologiche sul percorso, e soprattutto sulle condizioni dei terreni, battuti nei giorni scorsi dalla pioggia violenta e copiosa scesa in alcune zone dell'Argentina. "Abbiamo lavorato tanto quest'anno, soprattutto sui percorsi differenziati (in alcuni giorni moto, auto e camion seguiranno percorsi diversi) e abbiamo cercato di fare del nostro meglio sui percorsi di ogni categoria su terreni che conosciamo molto bene, dove siamo già passati, e che ci sono noti. Abbiamo cercato di creare una gara già molto selettiva ma che lo sarà ancora di più perchè è piovuto molto e avremo delle piste molto rovinate. Potremo avere delle sorprese sulle tappe 3 e 4 perchè le condizioni del tracciato sono in effetti un po' delicate. In Argentina fa molto caldo e di conseguenza ogni tanto scoppiano dei temporali terribili, veramente fortissimi, e questo crea in effetti qualche disagio". Gli apripista sono già al lavoro: partiti da due giorni da Rosario stanno risalendo il percorso, riferendo puntuali ogni giorno al direttore, Castera. "Sappiamo che la tappa uno e la tappa due sono a posto, non ci sono problemi, ma sulla tre e sulla quattro in effetti....Sulla tre riusciremo a passare, la faremo, e per le moto (e sarà tra l'altro la prima marathon per le moto e i quad) va tutto bene, ma le vetture avranno qualche difficoltà in più. Molte modifiche del road book, sassi, crepe nel terreno...Cominciamo dunque, subito, con una gara che non sarà come si pensava un WRC, bensì più dura e complicata". A Parigi, Castera aveva affermato che la terza e la quarta tappa, per le moto, erano le sue preferite per quanto riguarda l'intero percorso della Dakar 2014. "Sì è vero, e restano le mie preferite, però temo che diventerà un po' più complicata del previsto, sicuramente sarà più tecnica per le moto". Impossibile non chiedere all'ex pilota moto della bella battaglia che si delinea fra le due ruote. "Sicuramente ci sarà una bella bagarre fra almeno tre team, forse 4 e sono tutti in condizioni di vincere. Marc Coma e Cyril Despres sono delle certezze è vero, ma...non so come spiegare...Diciamo che stanno invecchiando – e sorride mentre lo dice - e poi non sono più nello stesso team e credo che dietro di loro ci siano invece piloti che hanno una gran voglia di vincere. Penso alla Honda che conta ben tre piloti che possono salire sul podio. Bello, sono contento, e avere una gara così aperta alla vigilia è davvero una grande soddisfazione". E in chiusura l'annuncio bomba. In realtà se ne parla già da tempo, ma David ne dà quasi una conferma ufficiale. "Ci sono tante cose interessanti anche nella sfida fra le quattro ruote quest'anno e come tutti sanno ormai c'è anche Peugeot-Citroen che è venuta a trovarci, che sta guardando come funzionano le cose e che a priori dovrebbe essere presente sulla prossima Dakar. Quindi anche fra le auto possiamo dire che c'è del movimento...".

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