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Dakar: il Cile ha reagito con forza al terremoto del 2014

Per le province di Tarapaca ed Iquique era troppo importante mantenere il passaggio della carovana

Il primo aprile del 2014 la terra ha tremato forte qui nel nord del Cile colpendo le province di Arica, Parinacota, Tarapaca e Antofagasta. L'epicentro è stato a circa 80 chilometri da Iquique ed è durato due minuti terrificanti. A livello mondiale è stato il terremoto più forte registrato nel corso del 2014 con i suoi 8,3 gradi. E come se non bastasse al sisma è seguito uno tsunami che ha devastato la zona del nord, o meglio, come la chiamano loro, CentroNorte.

Acqua, energia elettrica, aeroporti. Tutto è rimasto bloccato per alcuni giorni ma la reazione del Cile è stata immediata e già due giorni dopo l'energia elettrica era stata ripristinata nel 95 per cento della zona colpita dal terremoto.

La Dakar con la sua presenza, confermata dopo il sisma, ha dato un sostegno emotivo ed uno stimolo non indifferente alla ricostruzione della zona. "Quando c'è stato il terremoto ad aprile abbiamo pensato che era un segno del destino perchè gli hotel e tutte le strutture ricettive che avrebbero ospitato la Dakar a gennaio di quest'anno non sono sate colpite e sono in perfette condizioni". Lo dice la directora regionale di Tarapaca, Carolina Quinteros Munoz.

"Il Cile è un territorio sismico, lo sappiamo, così come lo è tutto il Sud America, e tutta la popolazione, gli evacuati si sono organizzati molto bene con grande civiltà. Non si sono sentite a livello internazionale notizie negative, ed anzi tutto il mondo ci ha battuto le mani per come ci siamo comportati. Per noi la Dakar è una vetrina per poter dimostrare che nella provincia di Tarapaca ed in Iquique esistono cose come gli altopiani, l'acqua termale minerale, cactus di 10 metri di altezza, e anche le nostre coste sono molto belle con un mare che ci regala pesce e molluschi buonissimi, e abbiamo anche una spiaggia molto suggestiva e piena di vita. Abbiamo tanti elementi interessanti e utili per il turismo, la natura ci ha dato tantissimo, ma anche l'uomo ha fatto tanto. Qui ad Iquique c'è una zona franca che è davvero importante per il commercio. E la Dakar ci permette di mostrarlo al mondo" prosegue.

Le attività produttive sono riprese, la popolazione è tornata a casa anche se in diversi casi hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni e spostarsi in altre e il turismo ha aiutato moltissimo a generare attività economica proprio per recuperare quanto perso e speso nella ricostruzione. "In termini turistici siamo pronti al 100 per cento per ricevere turisti da ogni parte del mondo. Le nostre strade sono state sistemate e ricostruite dove necessario e gli aereoporti sono attivi. La Dakar ci aiuta moltissimo in questo processo di ricostruzione e contiamo anche tantissimo sulla promozione in tutto il mondo che la gara ci aiuterà a fare proprio in questi giorni".

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