Dakar, Famin: "Niente ordini di scuderia, ora non avrebbe senso"
Il grande capo di Peugeot Sport sottolinea che anche se le 3008 DKR per ora monopolizzano il podio, la gara è ancora molto lunga e Nani Roma troppo vicino per cominciare a fare questo tipo di ragionamento.
Foto di: Peugeot Sport
Peugeot
Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.
Di sicuro non è una gara noiosa. Bruno Famin, Direttore di Peugeot Sport non lo dice apertamente ma lo fa capire fra le righe. Parla di questa Dakar 2017 che le sue vetture, le nuove 3008 DKR stanno dominando in questo momento, occupando le prime tre posizioni della classifica.
"Questa prima parte della gara è stata effettivamente interessante. Ogni giorno è successo qualche cosa di importante e ora abbiamo i primi quattro piloti in testa alla classifica separati da pochissimi minuti".
Si riferisce ai suoi piloti prima di tutto, visto che Stephane Peterhansel è primo con un vantaggio di 1'09" su Sebastien Loeb e di 4'54" su Cyril Despres, mentre Nani Roma su Toyota è quarto a 5'35" da "Mister Dakar", ma a soli 41" da Despres.
"Considerando le difficoltà che avremo nella seconda settimana di gara a cominciare dalla tappa marathon di domani, di almeno 800 chilometri, e proseguendo poi con la tappa Super Belen di 1000 km che l'anno scorso fu decisiva per noi, direi che la gara è ancora tutta da definire".
E con il suo consueto modo lucido di vedere le cose sottolinea come: "Piloti importanti che ad una prima occhiata sommaria, o in una gara normale, potrebbero sembrare fuori dai giochi per la vittoria in realtà non lo sono affatto perchè la seconda settimana potrebbe riservare delle sorprese".
Si riferisce a Mikko Hirvonen (Mini X Raid) per esempio, o a Giniel De Villiers (Toyota), e lo specifica chiaramente: "Sono attualmente in classifica con un distacco di un'ora e viste le caratteristiche di questa Dakar 2017, così ricca di imprevisti, possono ancora mettersi in luce. Mai come quest'anno la Dakar vive giorno per giorno, e sempre con significativi cambiamenti".
Non ci sono strategie al momento in Peugeot Sport per favorire un pilota piuttosto che un altro, e come potrebbero mai esserci? "Infatti, non avrebbe senso con un Nani Roma attaccato dietro. Non puoi dare nessun ordine di scuderia, però è anche vero che sento molto di meno la tensione quest'anno rispetto al 2016, anche se la gara ha la stessa configurazione. Il fatto è – sottolinea il direttore Peugeot Sport – che con questo nuovo sistema di navigazione così difficile, tutti sono molto concentrati nella preparazione delle tappe, e nulla viene lasciato al caso, o all'improvvisazione. Credo che mai come quest'anno a vincere la Dakar sarà chi commetterà meno errori e bisogna restare ben concentrati su questo".
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