Dakar, Elena critica l'organizzazione: "Se fosse per noi saremmo già rientrati per preparare il WRC..."
Il navigatore di Loeb duro con l'organizzazione a causa di un roadbook definito "disastroso". "Continuiamo a correre solo per gli sponsor e per il team", ha aggiunto Elena.
Foto di: Red Bull Content Pool
Sébastien Loeb e Daniel Elena hanno vinto la Tappa 5 della Dakar 2019, la seconda parte della Tappa Marathon, prima della giornata di riposo che spezza in due parti la competizione sudamericana.
L'equipaggio francese si è riscattato dopo una giornata precedente in cui avevano sofferto molto a causa di 3 forature, che hanno fatto perdere loro oltre 12 minuti dal leader della classifica generale Nasser Al-Attiyah.
Al termine della giornata, il navigatore del 9 volte iridato WRC Daniel Elena ha criticato apertamente l'organizzazione della Dakar, rea di aver fatto diversi errori nel roadbook.
"Siamo contenti del nostro passo, ma non del roadbook. La nostra velocità, il lavoro con Sébastien, tutto è stato perfetto. Abbiamo vinto oggi, ieri il nostro passo era molto simile, ma abbiamo forato tre volte e abbiamo chiuso la tappa sul cerchione facendo così 20 chilometri".
"Il momento peggiore per noi è stata la Tappa 3. Il roadbook era disastroso, in tanti ci siamo persi e non sono scuse. L'organizzazione dice che il roadbook è perfetto... questa è una cosa senza senso", ha dichiarato il navigatore monegasco a Motorsport.com.
"Auto, Moto, tutti hanno avuto gli stessi problemi negli stessi punti. Io voglio che riconoscano che quello è un loro problema".
Elena ha affermato sui social che questa sarà probabilmente l'ultima edizione della Dakar a cui prenderà parte e ha voluto confermare queste dichiarazioni anche ai nostri microfoni.
"Non sono sicuro di voler continuare questa volta. E non voglio ritrattare ora perché abbiamo vinto la tappa. Abbiamo vinto, ma non sono felice per quanto riguarda l'organizzazione della gara. Anche oggi c'erano alcune cose stupide sul roadbook. In un tratto ci ha portato nella nebbia".
"Sébastien capisce la mia rabbia, ma per gli sponsor, per il team, lui vuole continuare. S fosse per noi, avremmo preso l'aereo e saremmo andati a preparare il Rallye Monte-Carlo. Se continuiamo qui, arriveremo a Monte-Carlo completamente cotti".
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