Dakar, Caetano realizza il sogno di una vita: "Mi sono dato una sola chance, quindi devo finire la gara"
La Original by Motul regala sempre delle storie molto interessanti e una di queste è quella del pilota portoghese, che ha inseguito per 20 anni il sogno di correre la Dakar ed ora si gioca il tutto per tutto perché ha deciso che sarà la sua unica partecipazione.
Foto di: A.S.O.
Dakar 2019: Moto
Tappa dopo tappa, seguite i protagonisti delle due ruote in lotta per conquistare la Dakar 2019
Come per tutti gli amatori che sfidano i propri limiti nel rally più massacrante al mondo, la Dakar è il sogno di una vita. Miguel Caetano #134, portoghese, ci ha impiegato 20 anni per renderlo realtà. Per farlo, ha coinvolto tutta la famiglia.
"Ho un ristorante a Cascais e abbiamo lavorato il doppio per finanziare il progetto. Sono fortunato perché mia moglie mi supporta. È un sogno che condividiamo anche se lei adesso è a casa a lavorare".
La passione per il rally affonda radici lontane. "Quando la Dakar partì dal Portogallo nel 2006 e 2007 avevo fatto l’apripista nella speciale inaugurale. Ero la moto nr 0. Che emozione! In totale ho seguito 12 Dakar dal vivo, quando ancora si correva in Africa. Seguivo con la mia moto le tappe marocchine da spettatore appassionato".
La svolta è arrivata a fine 2017. "La A.S.O. mi ha invitato a partecipare alle prime tappe della Dakar 2018. Ho passato le giornate a studiare il bivacco degli Originals, i piloti veri che sfidano il deserto senza assistenza". Tornato a casa il progetto ha iniziato a prendere forma. "Ho lavorato sodo per mettere insieme il budget e trovare il tempo per allenarmi".
Miguel si è dato una sola chance. “La Dakar è come una droga, non puoi farne a meno! Per me è uno sforzo enorme per cui mi sono dato una sola possibilità: vivere a pieno il mio sogno una volta nella vita. Per questo devo arrivare alla fine". Negli ultimi giorni ha dormito 2 ore per notte, ha bisogno di riposo, così altri due compagni di avventura, incontrati nel bivacco degli Originals by Motul, lo aiutano nella manutenzione della moto. "La Dakar è uno sport di squadra. Tra concorrenti ci aiutiamo a vicenda".
Con la corsa che è entrata nel rush finale, con la tappa 9 Pisco –Pisco e domani il podio a Lima, il la meta è sempre più vicina.
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