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Intervista

Dakar, brivido per Meo in trasferimento: è caduto per evitare un camion!

Il pilota della KTM è stato uno dei migliori nella quinta tappa, ma nel trasferimento della quarta ha rischiato grosso quando un camion lo ha stretto verso una transenna, obbligandolo a finire a terra. Fortunatamente è ok.

#19 Red Bull KTM Factory Racing KTM: Antoine Meo

#19 Red Bull KTM Factory Racing KTM: Antoine Meo

Red Bull Content Pool

Dakar 2018: Moto

I protagonisti delle due ruote in lotta per la conquista della Dakar 2018

#19 Red Bull KTM Factory Racing KTM: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing KTM: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing KTM: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing KTM: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing: Antoine Meo
#19 Red Bull KTM Factory Racing: Antoine Meo

Antoine Meo (KTM) è uno dei primi motociclisti ad arrivare al bivacco di Arequipa, al termine della quinta tappa della Dakar 2018. Sono un po' infreddoliti i piloti perchè il bivacco di Arequipa è a 2000 metri di altezza e la temperatura è decisamente cambiata rispetto ai giorni scorsi.

Mentre si toglie la giacca, commenta la sua giornata: "Per me non è stata una tappa difficile, non come quelle dei giorni precedenti. Sicuramente la gente dice che la navigazione è tornata ad essere difficile, come era nelle prime edizioni di questa gara. Però io sognavo, quando guardavo la Dakar, perchè si andava in giro in fuoripista, sul terreno vergine e noi invece su quattro speciali abbiamo fatto due volte lo stesso tracciato del giorno precedente ma in senso inverso e questo non mi piace, per me la Dakar non è questo. Oggi la navigazione ti richiedeva solo di capire quando dovevi uscire dalle tracce di ieri, il difficile era capire in quale momento farlo, e non è certo bello".

Quindi una prima speciale non bellissima, ma una seconda, in compenso più interessante: "Sì sì, è vero. Trovare delle dune così alte, così grandi – prosegue il francese della KTM - e farle in discesa...me la sono un po' fatta sotto".

Ride Antoine, che ha viaggiato per quasi tutto il tempo con Toby Price, divertendosi molto con il compagno di squadra, ricordando anche come la sabbia fosse particolarmente morbida: "Nella seconda parte la sabbia era difficile perchè si sprofondava però è andata bene. La tappa più difficile fino ad adesso è stata sicuramente la quarta, l'anello di San Juan de Marcona, ma mi sa che le più difficili davvero saranno la prossima settimana".

E poi accenna alla sorpresa della giornata, i 70 chilometri in più di trasferimento che i primi cinquanta piloti, così come tutte le assistenze, si sono trovati ad affrontare. A metà dei 450 chilometri previsti di trasferimento per i mezzi in gara una vettura della polizia sbarrava la strada e un poliziotto peruviano indirizzava tutti verso un'altra strada: "La strada è chiusa – diceva – andate dritti e fra cinque chilometri girate a sinistra".

Peccato che i chilometri non fossero cinque, bensì 75, e tra l'altro tutti senza distributori di benzina, sempre su e giù per le strade di montagna. "Che bel regalo che abbiamo trovato. Così siamo arrivati al bivacco ancora più tardi e ora abbiamo meno tempo per preparare il road book".

Come se non bastasse sul suo braccio destro c'è una escoriazione sul gomito: "All'uscita di un casello, in trasferimento, un camion si è spostato tutto verso sinistra, senza alcuna segnalazione. Toby che era con me è riuscito ad evitarlo invece io mi sono trovato stretto fra una transenna e il camion. Ho cercato di evitarlo, ma ho agganciato la transenna e sono caduto per terra. Mi sono strappato la protezione e ferito al braccio, ma non è niente di grave, succede ogni tanto".

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