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Dakar: Barreda cade e perde conoscenza, ma non molla

A tre giorni dal termine lo squadrone Honda occupa quattro delle prime cinque posizioni. In testa c'è sempre Cornejo seguito da Benavides, vincitore di tappa. Brabec si ferma a soccorrere Price, ma guadagna due posizioni. Il fatto più singolare però è quello accaduto a Barreda.

#88 Monster Energy Honda Team: Bort Joan Barreda

#88 Monster Energy Honda Team: Bort Joan Barreda

Honda Racing

Mancano tre giorni al termine della Dakar 2021 e per lo squadrone Honda le cose sembrano mettersi davvero bene. I quattro portacolori della Casa giapponese sono tutti nelle prime cinque posizioni. Dopo il ritiro di Toby Price, l'unica minaccia concreta è Sam Sunderland, terzo a 14'34" dal leader Nacho Cornejo.

Proprio il cileno è riuscito ad incrementare il suo gap in questa nona tappa. Pur dovendo aprire la pista, non si è fatto spaventare ed ha percorso al meglio i 465 km cronometrati dell'anello di Neom, chiudendo con il terzo tempo di giornata, alle spalle dei compagni Kevin Benavides e Ricky Brabec. Una prestazione che, complice il ko del diretto inseguitore Price, gli consente di comandare con 11'24" di margine sull'argentino.

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"Oggi è stata una tappa molto dura, con tante rocce e molto lunga. Ho iniziato per primo e l'idea era di cercare di essere il più veloce possibile, per evitare che mi recuperassero troppo tempo", ha detto Cornejo a fine giornata.

Il leader ha rivolto un pensiero anche a Price, che nell'incidente di oggi si è fratturato una clavicola: "Toby purtroppo ha avuto una caduta e speriamo che non sia niente di grave. Queste sono le notizie che non vorremmo mai sentire, quando uno di noi cade o si infortuna. Gli auguro una pronta guarigione e spero che stia bene".

"Per quanto riguarda la tappa, sono riuscito ad aprire la pista tutto il giorno, per 465 km. E' stato stancante, ma credo di avere fatto un buon lavoro, perché non ho perso molto tempo sul pilota che ha vinto la tappa di oggi. Manca sempre meno alla fine, quindi ora devo riposarmi e concentrarmi sulla decima tappa", ha concluso.

Emozioni contrastanti per Kevin Benavides

#47 Monster Energy Honda Team: Kevin Benavides

#47 Monster Energy Honda Team: Kevin Benavides

Photo by: Monster Energy Honda Team

Il vincitore di tappa è stato il suo compagno di squadra Kevin Benavides, che però ha vissuto una giornata difficile dal punto di vista emotivo. In primis perché oggi era l'anniversario della morte del suo amico Paulo Goncalves. Ma anche perché suo fratello Luciano è incappato in una caduta ed ha dovuto dare forfait a causa di una clavicola fratturata.

"E' stata una giornata difficile e speciale per me, perché è passato un anno dalla morte del mio amico Paulo. Sono partito per fare del mio meglio e questa vittoria è per lui", ha detto con emozione Benavides.

"Sono contento del lavoro che ho fatto, ma provo emozioni contrastanti, perché alla fine della tappa ho scoperto che mio fratello Luciano è caduto e si è fatto male. E' strano. Non posso essere completamente felice, anche se mi conforta il fatto che non si sia fatto nulla di male".

A tre giorni dal termine, il distacco di 11'24" dalla vetta autorizza a continuare a sognare: "Ora devo rimanere concentrato, mancano tre giorni e bisogna continuare a lottare, perché tutto può cambiare da un momento all'altro. Dobbiamo viverla ancora giorno per giorno".

Barreda cade e perde conoscenza, ma non si arrende

Tra i portacolori della Casa giapponese però quello che ha vissuto la giornata più particolare è stato Joan Barreda. Lo spagnolo aveva accusato un ritardo di 14 minuti, perdendone diversi nelle prime fasi e a fine giornata è stato lui a spiegare il motivo.

"Intorno al km 50 della speciale ho fatto una caduta che mi ha fatto perdere conoscenza per qualche istante", ha detto "Bang Bang". "Sono rimasto stordito per alcuni chilometri, ma ho potuto continuare e finire la speciale".

Il distacco di 29 minuti lo pone al quinto posto e inizia ad essere forse proibitivo da recuperare in ottica vittoria finale, quindi ora l'obiettivo più realistico è arrivare a Jeddah: "Mancano ancora tre giorni e l'importante è continuare la gara".

Brabec eroe di giornata: si è fermato a soccorrere Price

#1 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec

#1 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec

Photo by: A.S.O.

Ricky Brabec è stato il primo ad arrivare sul luogo dell'incidente di Price. Pur essendo in lotta per la vittoria di tappa, il californiano non ci ha pensato un secondo ed è rimasto accanto al rivale della KTM per oltre 20 minuti, attendendo insieme a Sam Sunderland che arrivasse l'elicottero del soccorso medico.

"Purtroppo Toby è caduto e sono rimasto seduto con lui una ventina di minuti o qualcosa del genere, aspettando che arrivasse l'elicottero. Stava lottando per la vittoria, ma queste cose succedono. Ogni mattina quando ci vestiamo sappiamo che questo può accadere, perché è il rischio che dobbiamo affrontare se vogliamo correre", ha detto Brabec.

Ovviamente la direzione gara a fine giornata gli ha restituito il tempo perso, permettendogli di chiudere secondo nella tappa e di risalire al quarto posto nella generale, a 17 minuti da Cornejo. In questa seconda parte di gara, dunque, il vincitore della passata edizione è stato forse il migliore e si aspetta ancora sorprese nei prossimi tre giorni.

"Questa seconda settimana è brutale. L'anno scorso abbiamo finito tra le dune di sabbia, ma quest'anno invece abbiamo iniziato da quella parte e finiremo nelle tracce rocciose. Guardate cosa è successo oggi, quindi bisogna rimanere concentrati perché mancano ancora tre giorni. Possono succedere ancora molte cose, quindi intanto pensiamo ad arrivare al traguardo", ha concluso.

#4 Monster Energy Honda Team: Jose Ignacio Cornejo Florimo

#4 Monster Energy Honda Team: Jose Ignacio Cornejo Florimo

Photo by: A.S.O.

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