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Dakar | Audi rinuncia a presentare reclamo sulla prima tappa

Audi Sport ha deciso di non presentare formalmente appello sul controverso roadbook della tappa sull'anello di Ha'il, nella quale Carlos Sainz ha perso più di due ore.

#202 Team Audi Sport Audi: Carlos Sainz, Lucas Cruz

Foto di: Red Bull Content Pool

Dakar 2022 | Auto

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Il roadbook della prima tappa della Dakar 2022 ha provocato il caos tra i favoriti a lottare per la vittoria finale in ogni categoria, e non solo. Tuttavia, i più belligeranti nelle ultime 48 ore sono stati i membri del team Audi Sport, al debutto nel rally raid più famoso del mondo con tre prototipi elettrici.

Il punto più controverso era al km 257,6 dei 333 cronometrati revisti. Lì, sono davvero tanti i piloti che sono finiti fuori rotta, tornando poi sui loro passi e perdendo molto tempo. Come hanno spiegato gli organizzatori e diversi co-piloti a Motorsport.com, il roadbook specificava che 200 metri dopo un bivio di 42°, si doveva prendere un secondo bivio di 10° e seguire la pista principale.

La confusione si è generata perché questa "pista principale" cambiava direzione dopo i primi 800 metri. Sven Quandt, responsabile della Q Motorsport, il principale partner di Audi Sport nel progetto Dakar, aveva già chiarito domenica pomeriggio che la squadra stava pensando di presentare un reclamo agli organizzatori, dato che Carlos Sainz aveva perso due ore e 21 minuti al traguardo e Mattias Ekstrom un'ora e 44.

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"Abbiamo avuto molte discussioni nelle ultime 24 ore e continuiamo a pensare che il roadbook non fosse corretto. Se si parlava di una deviazione di 10° e poi bisognava virare di 280°, penso che sia una variazione molto grande, mettiamola così. Molti concorrenti si sono persi e questo è ciò che è davvero sorprendente. Al momento, l'organizzatore non ha accettato nulla e dice di aver fatto tutto bene. Questo è un peccato, perché non si dovrebbe correre così", ha commentato ieri Sven Quandt.

La polemica è proseguita tra Quandt ed il direttore della Dakar, David Castera, con il quale lunedì il manager dell'Audi si è lamentato informalmente della stesura del roadbook, come hanno fatto anche altre vittime. Ma alla fine non arriverà una protesta formale alla FIA, stando a quanto Motorsport.com ha appreso oggi.

Audi aveva 24 ore dalla pubblicazione dei risultati provvisori della prima tappa, quindi fino alle 17:30 locali di lunedì (15:30 in Italia), per presentare il documento formale ai commissari, ma non lo ha fatto.

Il motivo è che la squadra non è riuscita a trovare una sezione del regolamento su cui basare la sua protesta, dato che l'articolo 14.2.1 del regolamento sportivo della Dakar stabilisce che "il roadbook è creato e rivisto da professionisti. Nessuna protesta può essere registrata contro le indicazioni nel roadbook".

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