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Dakar: Amos costretto al ritiro. La frizione del suo Buggy si è bruciata

Il pilota italiano che sino a poche ore fa era nella Top 10 della classifica generale dedicata alle auto alla Dakar 2018 è stato costretto al ritiro dopo numerosi problemi tecnici nella prima parte della Tappa Marathon.

#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay

Dakar 2018: Auto

Tappa dopo tappa, seguite le auto in lotta per la vittoria alla Dakar 208

#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay
#335 Ford: Eugenio Amos, Sébastien Delaunay

Eugenio Amos ha abbandonato la Dakar 2018 e con lui spariscono quindi tutti gli quipaggi italiani dalla categoria auto e camion. Di Stefano Marrini con la sua Toyota e dei tre Mercedes Unimog del team Orobica Raid, ritirati tutti in occasione della tappa ad anello San Juan de Marcona, avevamo già parlato, ma in Amos con il suo buggy 2WD erano riposte tutte le speranze tricolori.

Capace di chiudere quinto assoluto nella tappa ad anello di San Juan e di ritrovarsi sesto assoluto in classifica generale Amos stava proseguendo la sua gara, senza strafare. Undicesimo ad Arequipa e settimo in classifica assoluta e 21 nella tappa che portava a La Paz confermando la sua posizione nei primi dieci delle classifica, addirittura nono.

Poi è arrivata la tappa di Uyuni, la prima parte della marathon e le cose non sono andate come lui avrebbe voluto. In altitudine la sua 2WD ha cominciato a soffrire a non prendere i giri ed ovviamente a perdere potenza, poi sono arrivate le dunette, ricche di vegetazione, umide e insidiose e la frizione si è bruciata. Eugenio ha perso la pazienza, ha approfittato di un Tango medico, una delle vetture sanitarie che viaggiano al seguito inframezzate alle auto in gara, ed è rientrato al bivacco di Uyuni.

Sebastien Delaunay è rimasto lì, a sorvegliare la vettura, ma ad un certo punto l'organizzazione ha comunicato che non poteva restare lì e che doveva spostarsi in qualche modo dalla speciale. Senza telefoni funzionanti solo a tarda ora Delaunay è riuscito a mettersi in contatto con il bivacco chiedendo istruzioni e gli è stato comunicato che a meno di tre chilometri dalla sua posizione c'era un villaggio.

Nel frattempo Amos rientrava a Uyuni, raccontava la sua storia e si metteva subito alla ricerca di un mezzo per rientrare a casa. Per lui la Dakar è finita sulle dunette boliviane, il 13 gennaio.

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