Dakar: Cherpin ancora in coma, ma lotta per la vita
Il francese è stabile dopo il lungo intervento di neurochirgia a cui è stato sottoposto ieri all'ospedale di Sakaka. Dopo la caduta al km 178 della tappa 7, Pierre non ha più ripreso conoscenza, ma il gentleman driver dell'Husqvarna lotta per la vita come un navigatore nel pieno della tempesta. I medici non hanno sciolto la prognosi e aspettano il decorso post-operatorio.
#111 Pierre Cherpin Husqvarna: Pierre Cherpin
A.S.O.
Pierre Cherpin non si arrende. Il francese è abituato a stare nella bufera. Da provetto velista sa che non bisogna forzare: c’è un momento in cui si può andare all’attacco, ma c’è anche la fase dell’attesa. E ora deve dare fondo a tutte le sue energie per resistere al momento peggiore, perché l’avventura non si trasformi in tragedia.
Il transalpino è ricoverato nell’ospedale di Sakaka dove è stato trasferito ieri d’urgenza dopo la brutta caduta nella tappa 7 della Dakar al km 178 della speciale di ieri. Le sue condizioni sono parse subito molto gravi: l’Husqvarna da una parte e il corpo esamine dall’altra. I soccorritori non hanno perso tempo chiedendo subito l’intervento dell’elicottero perché Pierre il sognatore, l’avventuriero era accasciato a terra senza conoscenza.
Cherpin è stato sottoposto a un serio intervento di neurochirurgia alla testa per ridurre l’ematoma causato dal forte trauma cranico. C’era chi temeva che non passasse la nottata e, per fortuna, invece, Pierre è di fibra forte e lotta con tutte le energie. Non si arrende. I medici dopo l’operazione non hanno voluto sciogliere la prognosi che resta riservata, perché il transalpino è sempre in coma, ma le sue condizioni sono stabili. E ogni ora che passa cresce la speranza che qualcosa di positivo possa ancora succedere…
Pierre non è un pilota professionista. È un gentleman. Un imprenditore prestato alle moto trascinato dalla passione per le due ruote. Era consapevole dei rischi e non nascondeva le paure, ma nonostante tutto era un ostinato che voleva andare avanti, consapevole di aver scelto di correre nella classe più difficile, quella dell’Original by Motul, la categoria malle moto, quella senza alcun mezzo di assistenza. Solo contro tutti.
E anche adesso su quel letto d’ospedale Cherpin è solo contro il destino: magari starà cavalcando la sua Husqvarna per uscire da questo brutto sogno. E il bivacco tutto della Dakar aspetta con ansia che ci sia il suo risveglio. Poco importa che fosse solo al 77esimo posto assoluto della classifica moto. È un eroe che ha accettato la sfida proprio come i grandi campioni e ora deve uscire da quel tunnel nero per rivedere la luce.
Pierre Cherpin con la sua Husqvarna al via della tappa di ieri
Photo by: A.S.O.
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