Dakar 2019: non servono ricambi per il motore FPT Cursor 13 del team De Rooy!
Henk van Leuven, team manager dello squadrone Petronas De Rooy Iveco che schiera quattro Powerstar nella categoria dei camion, spiega come sono stati preparati i mezzi per la 41esima edizione della Dakar.
Tutti i camion del Team De Rooy
Team de Rooy
Dakar 2019: FPT
Tappa per tappa, seguite la Dakar 2019 del team Petronas De Rooy Iveco, che si affida ai motori Cursor 13 di FPT Industrial per puntare alla vittoria
Con la prima speciale Lima-Pisco, la Dakar 2019 è ufficialmente iniziata. Gli 84 km di prova speciale rappresentano un assaggio significativo del terreno che i concorrenti incontreranno per i prossimi dieci giorni.
Con la sabbia che farà da padrone, abbiamo chiesto a Henk van Leuven, team manager dello squadrone Petronas De Rooy Iveco che tipo di preparazione è stata fatta sui mezzi per affrontare al meglio la gara.
I 4 camion del team olandese, due Powerstar 3 per De Rooy e Villagra e due Powerstar 2 per van Genugten e van den Heuvel, sono infatti dei veri e propri prototipi che vengono costruiti nella sede del team a Son& Breugel, a pochi chilometri da Eindhoven in Olanda, da sei meccanici esperti che lavorano tutto l’anno sul progetto Dakar in diretto collegamento con il centro ricerche di FPT Industrial di Albon in Svizzera dove vengono sviluppati i motori.
#509 Team De Rooy Iveco: Ton van Genugten, Bernard Der Kinderen, Peter Willemsen
Photo by: Team de Rooy
Quali sono le principali novità adottate per affrontare questa Dakar 2019?
“Sostanzialmente il cambio automatico. Si tratta di una novità per la Dakar, mentre Gerard de Rooy lo aveva utilizzato già lo scorso anno in Africa. Su questi terreni prevalentemente sabbiosi, il cambio automatico permette di guadagnare moltissimo in velocità (si stima intorno al 10-15%), ma questo non è l’unico vantaggio. Ne beneficiano infatti anche le gomme perché il nuovo cambio ha al suo interno un freno idraulico che permette di gestire al meglio gli pneumatici entro la soglia dei 100-105 gradi, evitando di raggiungere l’eccessivo surriscaldamento e la conseguente disintegrazione delle gomma quando la temperatura raggiunge i 110 gradi”.
Che tipo d’intervento è stato fatto sui camion per questa Dakar che si snoderà per il 70% su dune e terreni sabbiosi?
“La scorsa edizione del Rally Dakar è stata così dura che abbiamo imparato tantissimo e abbiamo apportato le modifiche necessarie. Siamo pronti per una gara sulla sabbia e gli interventi si sono ridotti a una modifica alla protezione del muso. Nel 2018 la protezione si danneggiava molto perché impattava nella discesa prima di raggiungere la base delle dune. L’abbiamo ridisegnato e testata con successo in Marocco prima di partire”.
E a livello motore?
“Devo confessare che dal 2007, anno in cui il Team De Rooy corre con Iveco, non abbiamo mai avuto un guasto al motore. Non portiamo neanche i pezzi di ricambio perché non sapremmo cosa portare. Sembra incredibile, ma l’affidabilità dei motori Cursor 13 di FPT Industrial è eccezionale”.
Quali sono le aspettative?
“Finire sul podio è il risultato minimo al quale aspiriamo. Abbiamo infatti un team forte per lottare per la vittoria grazie a Gerard De Rooy, due volte vincitore della Dakar per un totale di 6 podi, Federico Villagra, pilota di gran talento che lo scorso anno ha battagliato per la vittoria sino alla fine, ed infine Ton van Genugten con Maurik van den Heuvel che correrà a supporto degli altri tre equipaggi”.
#505 Team De Rooy Iveco: Federico Villagra
Photo by: Team de Rooy
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