Dakar, Toia: "Ho fatto un volo di 10 metri!"
Dakar sfortunata per Diocleziano, che torna a casa con la rottura del menisco, legamenti crociati, sterno e 2 costole
Non bastava la rottura del menisco e dei legamenti crociati a Diocleziano Toia, caduto a tre tappe dalla fine della Dakar 2016. Ha dovuto aggiungerci, purtroppo, la rottura dello sterno e di due costole.
Nell'ultima speciale, quella che portava a Rosario, Diocleziano è stato letteralmente disarcionato dalla sua KTM, come racconta, dolorante, appena sceso dal palco: “C'era una buchetta, non troppo grande, ma piena di fango, e profonda. Ci sono arrivato mentre stavo correndo nella polvere di un quad e non l'ho vista bene. La ruota anteriore invece di 'scavallarla' ci si è bloccata dentro e io sono volato via... Avrò fatto un volo di dieci metri – dice il possente Toia tenendosi il petto, perchè un po' gli scappa da ridere e il dolore diventa più acuto quando lo fa - Ho preso una botta!! La moto non mi è caduta addosso stavolta e infatti si è un po' rovinata, ma io sono rimasto per quasi 15 minuti senza fiato”.
Ma di fermarsi, ovviamente, non se ne parla proprio. “Mi sono ripreso e per fortuna c'erano dei rettilinei dopo e non ho fatto tantissima fatica. Però poi quando sono uscito dalla speciale mi sono fatto vedere dal medico e lui toccandomi ha riscontrato forse la rottura dello sterno e di un paio di costole”.
Al traguardo è arrivato 48° assoluto, decimo di categoria, ma a lui bastava arrivare e seppure a denti stretti per il dolore c'è riuscito. E senza troppa fretta ieri pomeriggio dopo il podio se ne andava con un semplice: “Ora metto la moto in parco chiuso e vado a farmi le radiografie, così mi diranno come sto”.
E mentre si allontana un raggio di sole si specchia sulla sua medaglia, appesa al collo e riservata a tutti i concorrenti che tagliano il traguardo della Dakar. Per Diocleziano, è la seconda volta.
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