Dakar: la Peugeot 2008 DKR riprende il giusto ritmo

La Dakar 2015 sa regalare ogni giorno difficoltà nuove e inattese, alternando la tempeste di pioggia con quelle di sabbia. La tappa 10 ha offerto un percorso di 890 km e ha riportato i piloti in Argentina, a Salta, per la seconda tappa Marathon delle moto. Auto e moto sono partire dai 3.600 metri quando era ancora buio con temperature prossime allo zero e hanno poi corso la speciale di 371 km. I partecipanti hanno poi raggiunto il Paso de l'Acay, alla incredibile altitudine di 4.970 m.

Nelle moto si è registrato il ritiro di Matthias Walkner, oggi provato da uno stato influenzale, che ha abbandonato la gara alla fine del trasferimento che portava alla speciale. L'austriaco aveva vinto la terza tappa e occupava il 29esimo posto nella classifica generale. Al CP1 Joan Barreda, ormai non più in gara per la vittoria finale, era il più veloce, e dava 1 minuto e 53 secondi a Marc Coma.

Paulo Gonçalves (Honda) è rimasto l'unico vero pretendente alla Dakar 2015 nelle moto, ma oggi ha chiuso solo al quarto posto, beccando altri 2 minuti da Coma. La giornata è stata vinta da Joan Barreda (Honda), secondo Marc Coma (KTM).

Nasser Al-Attiyah (Mini) partiva con 24 minuti di vantaggio su Giniel De Villiers (Toyota), non pochi, ma nemmeno sufficienti per rilassarsi in una tappa che si preannunciava durissima. Il principe del Qatar teneva però fede al ruolo di leader e a metà gara si trovava già al comando, staccando Orlando Terranova e Nani Roma. E proprio Roma al km 193 ha dovuto dire addio alla Dakar. Lo spagnolo si è ribaltato più volte, mettendo KO la Mini; sia lui che il navigatore stanno bene.

Al-Attiyah ha così vinto anche questa giornata ed è arrivato alla fine della tappa con un minuto e mezzo di vantaggio su Terranova, rafforzando la sua leadership nella generale. Quarto è stato Leeroy Poulter (Toyota).

La tappa numero dieci si è rivelata estremamente positiva per le due Peugeot 2008 DKR che hanno finito la gara con Stephane Peterhansel e Cyril Despres rispettivamente in nona e in 22esima posizione, dando l'ennesima dimostrazione di affidabilità ma anche di un livello prestazionale che sta appagando sempre più i piloti e i meccanici del team francese guidato da Bruno Famin. Ora Peterhansel è stabile al 14esimo posto, mentre Cyryl si trova in 36esima posizione.