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Dakar, De Rooy: "Non ho sfidato il camion Kamaz"

L'olandese con l'Iveco del team Petronas si lamenta della troppa polvere sul percorso

Dakar, De Rooy:

C'è mancato un pelo che Gerard De Rooy vincesse la speciale, l'ultima del Cile, con arrivo a Calama. Fino all'ultimo CP l'olandese era in testa, ma poi ha preferito non rischiare nella polvere e ha lasciato che il primo posto della tappa andasse a Airat Mardeev, su Kamaz. Sbuffa un po' De Rooy mentre scende camion Iveco Powerstar del team Petronas De Rooy e ripensa alla speciale di Calama:

“La prima parte della speciale di oggi, non era particolarmente difficile, ma brutta, e per noi era esattamente la quarta volta che passavamo sullo stesso percorso, in una piccola zona di dune. Dopo cento chilometri abbiamo trovato la zona peggiore, e mi sono ricordato che l'avevamo già passata nel 2014, però in senso inverso. Io partivo per secondo stamattina e più o meno sono rimasto in quella posizione, mi andava bene così e ho pensato che non avesse senso forzare troppo. Poi mi ha raggiunto un Kamaz e mi ha passato, dopo circa 300 km, ma poi si è sbagliato e lo abbiamo visto che tornava indietro per trovare la strada giusta proprio nel momento in cui la stavamo imboccando noi e così ci siamo ritrovati fianco a fianco per vedere chi dei due mollava per primo. Ho ceduto io perchè non aveva senso per noi passare davanti. A quel punto abbiamo rallentato un po' perchè nella polvere non vedevamo nulla e in questo modo loro hanno aumentato il vantaggio”.

Gerard alza le spalle: è un po' scoraggiato perchè di sicuro questa Dakar non sta andando come avrebbe voluto non solo lui, ma tuttal a squadra.
“Oggi era veramente una brutta tappa, con un fondo orribile e come se non bastasse era anche molto lunga. Avevamo un po' di stanchezza sulle spalle nonostante il giorno di riposo perchè l'altro giorno abbiamo cambiato una ruota quando eravamo a 3000 metri, e questo ci ha un po' affaticato. Per cui preferiamo andare piano piuttosto che trovarci di nuovo a cambiare una gomma in quelle condizioni. Già domani andremo sul passo e faremo un pezzo di speciale oltre i 3500 metri quindi meglio prenderla con calma”.

Dopo la revisione del camion Powerstar nella tappa di riposo, ora tutto funziona bene sul suo Iveco del team Petronas De Rooy:
“Il cambio è a posto. In realtà non era rotto ma ci aveva dato qualche noia, con qualche marcia che usciva, e così abbiamo preferito cambiarlo di sana pianta e oggi ci siamo accorti che è stata una buona idea perchè ora tutto funziona per il meglio”.

Hans Stacey arriva giusto qualche minuto dopo Gerard al bivacco di Calama e mentre scende dal suo Iveco scuote la testa e ripete... “quanta polvere, quanta polvere. Oggi ci siamo persi nella prima parte delle dune: ci abbiamo lasciato cinque, fo orse dieci minuti, non di più. Però siccome per buona parte della settimana scorsa abbiamo avuto diversi tipi di problemi, stavolta ho pensato che forse era meglio guidare con prudenza. E così ho fatto, però credo di essere andato troppo piano nei primi cento chilometri e mi sono ritrovato dietro a Kolomy, il pilota ceco del Tatra, e ci sono rimasto per troppi chilometri. La polvere era terribile e non riuscivo neanche ad avvicinarmi per superarlo. Quando ci sono riuscito lui mi ha fatto passare, ma nel frattempo avevamo perso molto tempo”.

E a fine speciale Hans Stacey è sesto, con 25 minuti di ritardo dal primo, e la stessa posizione la occupa anche in classifica assoluta, solo che il distacco dal primo che è il giovane russo Ayrat Mardeev, su Kamaz, è di due ore e mezzo.

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