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Peugeot: Despres ha già vinto la gara del pit stop

L'ex motociclista è stato il più rapido negli allenamenti del cambio gomme sulla 2008 DKR

I piloti francesi della Peugeot Sport hanno creato fra di loro una specie di Santa Alleanza e Cyril Despres è stato preso sotto l'ala protettiva non solo di Stephane Peterhansel ma anche dei due copiloti, Cottrett e Picard.

A Carlos Sainz qui in Argentina lasciano il ruolo di star e lui è costantemente attorniato dal pubblico, dai giornalisti, da tutti coloro che conoscono lo spagnolo dai tempi del mondiale rally e che stravedono per lui che, dal canto suo, ha sempre riservato un posticino speciale nel suo cuore all'Argentina.

Le soluzioni tecniche della 2008 DKR sono in certi casi incredibili ed i primi a dirlo sono i copiloti che in questi giorni si sono sottoposti ad una sessione infinita di meccanica, per sapere sempre esattamente dove mettere le mani in caso di stop, rottura o rallentamento.

La responsabilità della vettura in gara sarà tutta sulle loro spalle e proprio ieri per gioco, ma anche per effettuare una prova reale, i tre equipaggi hanno affrontato il primo test cronometrato. Cambiare una gomma, questo l'obiettivo e la vittoria è andata a Cyril Despres che, insieme a Gilles Picard, ha battuto tutti gli altri con un buon vantaggio in secondi: “Perchè noi siamo più muscolosi – ha riso il vincitore di 5 Dakar in moto – è il fisico del motociclista che viene fuori in questi casi. Però mi sono schiacciato un dito per far veloce – ride il francese – ma non importa, la prima gara l'abbiamo vinta noi”.

E proprio a questo proposito Cyril fa un confronto con il pre Dakar, da motociclista a pilota di auto:
“La situazione è completamente diversa, fino a che non l'ho toccato con mano non me n'ero reso conto. Per partire con la Peugeot ho fatto solo il 40 per cento delle cose che facevo abitualmente quando correvo in moto, a cominciare dalla preparazione del bagaglio. Lavorare e correre con questo team è una cosa completamente diversa, e al momento mi piace moltissimo”.

A livello fisico ammette che è meno stressante, e per questo anche la preparazione atletica è stata meno tirata...
“Quando corri in moto alleni tutto il tuo corpo, non soltanto a livello di fiato ma anche di muscolatura, le spalle, le braccia, le gambe. Con la macchina invece gambe e braccia lavorano di meno, le parti del corpo maggiormente sollecitate sono sicuramente il busto e il collo, con il peso del casco e i movimenti dettati dall'andamento della vettura ed è lì che mi sono concentrato di più. Poi quello che servono sono i piedi - e ho imparato, o meglio sto imparando, a frenare di sinistro - e serve una buona forza delle braccia per gestire il volante”.

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