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Lavigne: "Siete di 53 nazioni ma parlate una lingua"

Il direttore generale della Dakar carica i piloti al briefing e ufficializza il numero degli iscritti: 406

Lavigne:

Etienne Lavigne, direttore generale della Dakar apre così il briefing per tutti i piloti della Dakar 2015: “Benvenuti alla Dakar, benvenuti alla gara più grande del mondo” e bastano queste parole ad infiammare gli oltre 600 fra piloti, copiloti, team manager presenti nell'anfiteatro di Tecnopolis.

E poi il grande capo prosegue:
“In tanti mi chiedono perchè questa gara si chiama ancora Dakar ed è facile risponder loro. Il nome Dakar simbolizza il successo, il nomadismo, il viaggio, la scoperta. La Dakar non è una corsa, è la Corsa, un vero mondiale dell'avventura e qui, in questa sala, voi rappresentate 53 nazioni ma per i prossimi 15 giorni parlerete tutti la stessa lingua. Parliamo di una gara che porta dei valori umani e dei valori sportivi”.

Etienne prosegue sul concetto di Dakar come carovana di nomadi che si spostano, che vivono in viaggio, catturando l'attenzione e la fantasia degli oltre 600 seduti sulla tribuna.

I numeri degli iscritti, finalmente definitivi al termine delle operazioni preliminari, si sono leggermente ridotti rispetto a quelli annunciati a Parigi: 161 moto, 45 quad, 137 auto e 63 camion: 406 in tutto contro i 414 annunciati in Francia a novembre.

Al debutto ci sono 74 piloti il che significa il 25% dei partenti. Oltre a Lavigne la parola è passata anche alle forze dell'ordine argentine che hanno spiegato quello che sarà lo spiegamento di forze che si troverà sulle strade che verranno percorse dalla gara, a partire da oggi, con la parata fino a Puerto Madero, in Plaza Mayo, con il podio di fronte alla Casa Rosada, con tanto di presidente dell'Argentina, Cristina Elisabet Fernandez de Kirchner a fare gli onori di casa.

Saranno 20 mila gli uomini che pattuglieranno le strade di tutto il Paese per evitare qualsiasi tipo di incidente e a questo proposito si è chiesto lo strettissimo rispetto dei limiti a tutti i piloti. Nei trasferimenti le auto non potranno superare i 110 km/h e i camion i 90 km/h ma il limite si abbasserà ancora quando si arriverà in Bolivia perchè lì anche la velocità delle auto sarà limitata a 80 km/h.

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