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Dakar: ecco le prescrizioni mediche per i piloti

Sono sottoposti a controlli tutti i componenti della carovana che devono stare a delle regole

La struttura medica della Dakar da anni dimostra il suo alto livello di professionalità. Sono oltre 70 i medici al seguito della gara, in auto, in elicottero, alla clinica del bivacco e il loro lavoro è prezioso come pochi altri.

Anche durante le verifiche a Buenos Aires il loro bancone è ovviamente il più frequentato perchè ogni persona che partecipa alla Dakar – pilota, meccanico, manager, accompagnatore, organizzazione o giornalista - deve sottoporsi ad uno scrupoloso esame: questionari, nomi, assicurazioni, allergie, tutto viene passato al microscopio.

Al termine dei controlli ogni medico consegna due foglietti (in tre lingue diverse, inglese, francese e spagnolo) che, insiste, bisogna imperativamente leggere, e giustamente.

Il primo titola “Mal des Montagnes” e tornerà utilissimo quando si salirà sulle Ande, con le altitudini incredibili che superano i 4000, ed anche i 5000 metri. I sintomi descritti nel foglietto sono mal di testa, insonnia, problemi digestivi, mancanza di appetito e poi, andando più sul pesante, edema polmonare ed edema cerebrale.

Poi ci sono i suggerimenti per prevenire il tutto, bere molto in modo da fare tanta pipì, e fare attenzione alle bevande stimolanti, per esempio la Red Bull che alla Dakar scorre a fiumi, quando molti dei piloti non sanno che con sole due lattine si è positivi al doping. Ci sono i consigli invece su quello che resta da fare una volta che il mal di testa è esploso, oppure se si hanno difficoltà respiratorie.

L'altro foglietto invece riguarda l'ipertermia derivante da uno sforzo eccessivo e questo è davvero fondamentale per i piloti. In questo caso i sintomi sono "fatica brutale insolita", confusione e stordimento, irritabilità, convulsioni, crampi muscolari, vomito, pelle troppo calda e assenza totale di sudorazione.

Che fare in questo caso? Il consiglio va soprattutto ad una seconda persona che potrebbe dover intervenire sull'altro e allora si spiega che bisogna distendere lo sfortunato all'ombra, spogliarlo lasciandogli però la t-shirt ed anzi bagnarla un po'. Sollevare i piedi, mettere un panno bagnato sulla fronte, fare bere la vittima anche se è incosciente, fargli aria.

C'è il capitolo della prevenzione che, per esempio, consiglia di adattarsi gradualmente alle condizioni climatiche della gara, non prendere medicamenti senza prescrizioni sicure, fare attenzione se si avverte qualche linea di febbre oppure un po' di raffreddore, bere prima di avere sete e tante piccole altre cose che potrebbero davvero rivelarsi importantissime nei prossimi giorni.

L'ultimo foglio consegnato dai medici invece riguarda un riassunto delle azioni di primo soccorso da effettuare quando si trova un ferito. Piccole norme importantissime che speriamo tutti i piloti si siano presi la briga di leggere.

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