Dumas: "Sono il primo con il copilota quasi muto"
Alla sua prima dakar, il pilota della Porsche nel FIA WEC sfida anche i problemi di afonia del navigatore
Romain Dumas è alla sua prima esperienza alla Dakar. Abituato alla sua Porsche LMP1 ha scelto un buggy due ruote motrici della MDSport per provare questa nuova avventura e si sta divertendo. "Per me è tutto nuovo e quindi sto facendo un po' di esperienza, però fino ad adesso sta andando tutto bene".
Accanto a lui la scuderia francese ha messo François Borsotto che è un esperto copilota francese ma che dal giorno della partenza da Buenos Aires sta combattendo con un'afonia che non riesce a farsi passare: "Sono di sicuro il primo pilota a correre alla Dakar con un copilota quasi muto" – scherza il vincitore della 24 Ore di Le Mans. E Borsotto che è lì vicino scoppia a ridere e mima i segni con le mani che si scambiano all'interno dell'abitacolo per un destra, un sinistra, un vai piano, rallenta.
Con il resto del team il rapporto è buono perchè nessuno degli altri lo tratta con distacco oppure con reverenza, cosa che in effetti alla Dakar non esiste. Anche perchè del suo team fanno parte davvero i pionieri della Dakar da Yves Tartarin (il pilota che correva con un orsone gigante di peluches al posto del copilota), a Dominique Housieaux e Jean Pierre Strugo.
E oggi c'è la tappa marathon, ma soprattutto poi la notte nel bivacco marathon. "Non mi hanno detto molto a proposito – scherza ancora Dumas – so che oggi attraverseremo delle montagne, andremo in Bolivia e che stasera dormiremo tutti insieme in una camerata. Penso che si possa fare, ma non ho ancora capito bene..."
E' sorridente mentre scherza con Heinz Kinigadner, che è venuto a trovare come sempre i suoi amici, piloti e colleghi della Dakar nel corso della tappa di riposo. Quando glielo presentano gli dice: "Sono davvero contento di conoscerti, sei stato uno dei miei miti della Dakar, una leggenda, ero ancora un bambino quando seguivo le tue imprese alla televisione".
In realtà Dumas che è del '77 all'epoca in cui Kini è approdato alla Dakar aveva 15 anni, ma fa poca differenza, l'incontro fra i due è interessante e si sposta immediatamente sul tecnico. Kini vuole sapere come si comporta il 2 ruote motrici sulla sabbia e se è meglio di un 4 ruote motrici.
"Sinceramente non lo so – risponde Dumas – perchè non ho provato diverse vetture prima di scegliere questa. Per cui conosco solo la reazione di un due ruote motrici sulla sabbia e le dune, ma sono soddisfatto. Direi che si comporta bene perchè riusciamo a destreggiarci bene. Passiamo a destra e a sinistra, su e giù delle dune facendo grande attenzione, ma ce la caviamo bene. Fino ad oggi ci siamo insabbiati solo una volta" ammette rialzando le spalle e fiero di questo record positivo. Speriamo si continui così, al momento il pilota francese occupa la 37esima posizione assoluta.
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