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Dakar 2015, De Rooy: "La mia gara inizia solo adesso"

L'olandese del team Petronas Iveco parte all'attacco nella tappa marathon, dopo tante disavventure

Dakar 2015, De Rooy:

Se potesse cancellare con un colpo di spugna gli ultimi tre giorni della Dakar 2015 sicuramente lo farebbe senza esitazione. Gerard De Rooy è un po' deluso per come stanno andando le cose in questa edizione e ha ragione. Nella tappa che portava a Copiapo ha rotto il ponte posteriore dell'Iveco Powerstar torpedo e ha rischiato di finire fuori dalla classifica.

E' arrivato al bivacco nella notte e poi è riuscito a ripartire ma ovviamente paga lo scotto del forte ritardo ed in classifica si ritrova con 7 ore di ritardo dal primo. Ma Gerard in questi anni ha imparato a reagire e sta già elaborando la tristezza e la delusione...
“Il rally per me sta cominciando adesso, mettiamola così - dice Gerard al bivacco di Iquique, prima della partenza della famosa tappa marathon - ieri, per esempio, è stata una buona giornata, siamo partiti noni e abbiamo chiuso in quarta posizione a soli 11 minuti dal primo, nonostante la polvere e i sorpassi. Questo è bene perchè partiremo per la tappa marathon in quarta posizione. La prima parte della speciale da Antofagasta a Iquique non è stata buonissima per noi ma abbiamo recuperato bene nella seconda, sulle dune, dove il nostro Iveco si comporta benissimo”.

La riparazione dell'asse posteriore in speciale l'altro pomeriggio è stata comunque un atto di eroismo vero e proprio ed insegna qualche cosa su questo equipaggio che non si è lasciato prendere dallo sconforto e ha saputo reagire, stringendo i denti...
“Siamo stati fermi cinque ore e ne abbiamo lavorate 4 e mezzo. Avevamo fatto un tentativo con un altro camion prima, per essere trainati ma ci siamo accorti che era complicato, per non dire impossibile e lui si è anche preso uno spavento nelle dune. Quindi abbiamo optato per cambiare l'asse. Abbiamo preso alcuni pezzi da Jo, altri da Pep. Sapevamo che ci sarebbe voluto un sacco di tempo e così non abbiamo fermato oltre il necessario gli altri camion e li abbiamo fatti proseguire nella speciale, e noi ci siamo messi a lavorare cercando ancora di capire se potevamo proseguire o se era venuto il momento di tornare a casa”.

Cambiare un asse dell'Iveco in prova speciale non è esattamente una passeggiata e neanche una cosa da tutti, farlo poi in 4 ore e mezza...
“Ci siamo riusciti e quando siamo stati pronti per ripartire erano le 23,30. A quel punto per noi cominciava la speciale perchè eravamo al chilometro 66 e ce ne mancavano ancora poco più di cento per arrivare al traguardo. E' andato tutto bene per fortuna, nelle dune, al buio, ma abbiamo trovato un sacco di gente ferma sul percorso. Siamo arrivati al bivacco all'una di notte e quando ho controllato il nostro tempo sulla speciale ho scoperto che ci avevamo messo solo 4 minuti in più rispetto al vincitore, e calcolando che era notte mi è sembrato un ottimo risultato!”.

Estremamente positivo e motivato Gerard, è ripartito per la speciale del giorno dopo ma purtroppo il suo copilota si è dimenticato di andare in direzione gara a chiedere il riposizionamento nell'ordine di partenza (Gerard De Rooy è un prioritario e il regolamento glielo consente).
“Per chiedere il riposizionamento bisogna andare dal direttore di gara prima delle sette di mattina, ma lui se n'è ricordato tardi e quando si è presentato lì alle 8 gli hanno detto che non si poteva più cambiare l'ordine di partenza. Così siamo partiti venticinquesimi e non è stato per niente facile. C'era tantissima polvere partendo dietro agli altri camion ed anche alle vetture. Abbiamo superato almeno 15 camion e un sacco di auto, e non è stato per niente divertente. Però almeno abbiamo recuperato posizioni e siamo arrivati al traguardo di Antofagasta noni”.

E oggi si riparte per la tappa marathon, e il team Iveco Petronas di De Rooy conta di puntare in alto...
“I Kamaz stanno provando dei nuovi motori. Già lo scorso anno li avevano montati, su due camion, quest'anno li hanno messi sui 4 mezzi che in questo momento sono in testa alla classifica. Per loro è importante trovare l'assistenza alla sera che ripara tutto e alla marathon non l'avranno, per noi potrebbe diventare interessante. Ma al di là della manutenzione bisognerà stare molto attenti anche alla tattica di gara, perchè tutto può succedere e la nostra tappa marathon sarà tutta sulla sabbia, sulle dune. Anche ieri c'è stato qualche incidente in speciale (non grave per l'equipaggio ma pesante per il camion), possono commettere anche loro degli errori. Stiamo a vedere perchè davvero tutto può ancora accadere. Ci sarà tantissima sabbia e questo è un bene per noi. Stavamo proprio attendendo questa parte della gara perchè sappiamo che il nostro camion sulle dune è strardinario, e anche a me piacciono molto”.

Gerard De Rooy non si arrende, ma anzi affila le armi...

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