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Dakar 2015: Centenari, l'animo italiano della X-Raid

Dal 2010 è uno dei meccanici che seguono la struttura tedesca alla Dakar, ma lavora anche nel WRC

Anche di italiani è fatto il team X-Raid. Tedeschi, francesi, spagnoli, argentini ed anche italiani. Non a caso il team manager dello squadrone è italiano, ed è Marco Pastorino, ma fra i capi meccanico da ben cinque anni c'è anche Claudio Centenari. L'inizio della sua carriera in X-Raid risale al 2010 quando per la prima volta si avvicinò al team tedesco: da allora non si è più separato da loro, almeno per la Dakar, visto che invece Claudio durante l'anno lavora in un altro team, per il WRC.

51 anni quest'anno, da 35 anni Centenari si sporca le mani, per così dire, sui motori. E la sua non è neanche una passione di famiglia perchè il primo a cimentarsi sui motori da gara è stato lui: "Avevo degli amici che facevano delle garette, dei rally, e così ho cominciato a seguirli e ad occuparmi di meccanica, una semplice passione come tante altre. Mi è nata così e sono partito da niente, per poi arrivare qui, dove sono adesso".

Sul team X-Raid Claudio è il capo meccanico, responsabile di una delle nove Mini in gara. Quest'anno lavora su quella del pilota kazako Rakhmbayev ma in questi anni è stato il responsabile del mezzo di Terranova, Nani Roma e Vasilyev fra gli altri.

In X-Raid è approdato tramite un amico: "Lavorava con me in un'altra squadra e mi ha detto che stavano cercando una persona in X-Raid. Mi sono proposto e ho cominciato a lavorare con loro il primo anno e mi sono trovato bene". Certamente anche X-Raid si è trovata bene visto che lui è ancora fra le fila del team più forte al momento nella Dakar, ma prima dei tedeschi Claudio si era fatto le ossa con un personaggio ben noto al mondo dei rally raid e cioè con Graziano Pelanconi con cui aveva affrontato la sua prima Dakar, nel team dell'italiana MacMoter. Poi da lì aveva lavorato con la comasca Tecnosport e oggi affronta la sua 16esima edizione di questa gara.

A casa lavora nel WRC con un team italiano che corre con le Citroen, la D Max: "Seguo le gare del mondiale e dell'europeo, a volte anche del campionato italiano. Sono capomeccanico anche in quel caso e ho quattro ragazzi che lavorano con me".

Alla X-Raid invece i ragazzi sono tre e quest'anno Centenari non può lamentarsi molto perchè fino a questo momento il pilota la macchina al bivacco, alla sera, gliel'ha sempre riportata in buone condizioni: "Siamo contenti, le cose stanno andando bene e la macchina sta bene. Alla sera quando rientrano tutti al bivacco facciamo davvero solo la manutenzione base: si stringono tutti i bulloni, si fanno i lavori preventivi su cambi e differenziali, mentre nel giorno di riposo normalmente cambiamo tutto quello che si può toccare per regolamento. Però ho un buon pilota, è tutto l'anno che lo seguo e mi trovo bene con lui".

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