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Dakar, Auto, Tappa 8: arriva il giorno della Toyota!

Il saudita Alrajhi regala il primo successo all'Hilux, mentre Al-Attiyah guida la classifica con la Mini

Dopo lo sconfinamento in Bolivia, la Dakar 2015 rientra in Cile con le auto: l'ottava tappa, che ha portato le 76 vetture partite questa mattina da Uyuni alla volta di Iquique, rappresenta la seconda frazione della temutissima tappa marathon, che non ha permesso se non agli equipaggi in gara di mettere le mani sui mezzi, essendo vietata ogni forma di assistenza.

La speciale è stata accorciata nel tratto boliviano che costeggiava il lago salato: la ps è scattata dal CP2 e, come novità, ha proposto la partenza in linea di cinque vetture alla volta, riproponendo un qualcosa che non si vedeva più dalla Dakar del 2003. Il tratto cronometrato è stato interrotto da un trasferimento di 274 km che si è concluso solo a 38 km dal traguardo, vale a dire giusto in tempo per le insidiose dune di sabbia di Iquique.

E l'ottava giornata della Dakar 2015 ha regalato alla Toyota il meritato primo successo. La vittoria non è andata all'uomo di classifica con l'Hilux a benzina, vale a dire Giniel De Villiers, che è stato al comando fino all'ultimo tratto cronometrato, ma al suo compagno di squadra, il saudita Yazeed Alrajhi, eccellente sulle dune che hanno caratterizzato l'ultima parte della tappa.

Affidabile, prestazionale, il Toyota Hilux si sta rivelando un mezzo adeguato a contendere il successo allo squadrone Mini che ha in un altro arabo, questa volta qatariano, il suo leader: Nasser Al-Attiyah, terzo al traguardo di oggi dietro allo "scudiero", Orlando Terranova, può mantenere il controllo della corsa avendo un margine di 8'27" su De Villiers. Nasser ha voluto "marcare" il sudafricano e si è concesso di incremetare il suo vantaggio di altri 13".

Il team X Raid ha perduto l'imbattibilità in questa Dakar, ma non il controllo della gara (sei Mini All4 Racing nei primi dieci al traguardo di oggi, anche se ci sono quattro Toyota nella top ten contro tre Mini): la temuta tappa Marathon non ha portato quegli sconvolgimenti all'assetto della classifica che, anzi, ha mantenuto una sua gerarchia piuttosto definita. Jazeed, comunque, è pronto a inserirsi nalla sfida fra i due pretendenti al successo visto che naviga a vista ad appena 18 minuti da Nasser, mentre il polacco Holowczyc è a quasi un'ora.

Al-Attiyah, dunque, non si può permettere alcun errore sapendo di essere braccato piuttosto da vicino da due equipaggi che, come lui, non stanno commettendo gravi errori. Stiamo vivendo ad una bellissima battaglia che si gioca anche sull'organizzazione delle squadre e sulla resistenza dei nervi. Sarà interessante scoprire chi avrà la forza per non cedere fino al traguardo di Buenos Aires.

Stepahne Peterhansel con la Peugeot sta giocando il ruolo del "guastatore": Mr. Dakar, infatti, ogni mattina scatta come una furia con la 2008 DKR e cerca di imprimere il ritmo alla tappa, per poi stabilizzarsi nelle posizioni di rincalzo. Il francese conserva l'ottavo posto, ma ha la possibilità di scalare qualche piazza, man mano che la gara ha sempre meno segreti per la truppa diretta da Bruno Famin.

Domani ci sarà la giornata di riposo: sarà l'occasione buona per tirare il fiato dopo una prima settimana certamente più dura del previsto, visto che sono solo 76 gli equipaggi ancora in lizza. E ci sarà chi comincerà a studiare le tattiche migliori per tornare a Buenos Aires. La Capitale argentina non è più un miraggio...

DAKAR RALLY, Ottava tappa, 11/01/2015
Classifica generale auto
1. Al-Attiyah/Baumel – Mini – in 26.41’15”
2. De Villiers/Von Zitzewitz – Toyota - +8’27”
3. Alrajhi/Gottshalk – Toyota - +18’40”
4. Holowczyc/Panseri – Mini - +54’38”
5. Ten Brinke/Colsoul – Toyota – +1.22’52”
6. Van Loon/Rosegaar – Mini – +1’25’51”
7. Lavielle/Maimon – Toyota – +1.48’41”
8. Peterhansel – Cottret – Peugeot - +1.51’46”
9. Sousa/Fiuza – Mitsubishi – +2.07’13”
10. Garafulic/Palmeiro – Mini -+2.42’39”

 

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