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Dakar, Auto, Tappa 6: Al-Attiyah allunga con la Mini

Il qatariano tiene a bada la Toyota di De Villiers, mentre è terzo Gordon con l'Hummer

Quando Nasser Al-Attiyah decide di fare la differenza non ce n'è per nessuno: il qatariano ha tenuto a bada prima Stephane Peterhansel, partito con la Peugeot 2008 DKR per andare all'attacco, poi Robbie Gordon particolarmente a suo agio con l'Hummer, e, quindi, Giniel De Villiers con la Toyota Hilux, ma al dunque ha messo tutti dietro. Il leader della Dakar 2015 si è aggiudicato la sua terza prova speciale di questa edizione, chiudendo in 2.37'18 i 277 km cronometrati che oggi sono stati anche inframmezzati da un breve trasferimento.

Al-Attiyah ha dato lo strappo nella discesa che portava a Iquique potendo sfruttare il potenziale della sua Mini All4 Racing del team X Raid. L'arabo ha regolato il suo passo in funzione delle prestazioni di Giniel De Villiers che resta la sua unica spina nel fianco, visto che gli altri erano solo degli outsider, per quanto di lusso. Il sudafricano ha sferrato un duro attacco finale, ma Nasser ha mantenuto il controllo della situazione, chiudendo con un margine minimo 37 secondi.

Nasser, comunque, ha incrementato il sua vantaggio sull'Hilux a benzina, portandolo a 11'12: si tratta di una distanza che non è affatto di sicurezza, visto che De Villiers, anche se non ha ancora vinto una PS con la Toyota, sembra un "mastino" pronto a mordere in qualsiasi momento.

Proprio nell'ultimo tratto del crono Giniel è riuscito ad avere la meglio su Robbie Gordon che poi si è accontentato del quarto posto con l'enorme Hummer, che sembra più un mezzo pesante che un'auto. L'americano si è rinfrancato un po' il morale tornando fra i primi, ma si è fatto soffiare l'ultimo gradino da podio da Nani Roma con quella che ormai è diventata la Mini di appoggio di Nasser, mentre Mr. Dakar si è dovuto arrendere a un problema meccanico della sua Peugeot al 143 km.

Stephane Peterhansel con la 2008 DKR ha dimostrato che il prototipo francese nasconde un grande potenziale, ma difetta di esperienza e affidabilità: finchè il transalpino ha potuto procedere secondo il suo istinto è riuscito a stare davanti a tutti e poi si è dovuto arrendere, lasciando sulla pista oltre venti minuti, ma difendendo l'ottavo posto assoluto. E' tutta esperienza che serve al team di Bruno Famin per crescere, ma siamo sicuri che prima del traguardo finale assisteremo ad un successo parziale della Peugeot.

Il terzo posto assoluto nella graduatoria generale è mantenuto dalla seconda Toyota Hilux, quella condotta dal saudita Alrajhi anche se ormai ha quasi un distacco di mezz'ora dalla Mini di testa, ma ha un vantaggio altrettanto grande sulla Mini del polacco Holowczyc.

In difficoltà il vincitore di ieri: il russo Vasilyev con la Mini è andato in crisi al settimo WP, scivolando fuori dalla top ten...

DAKAR RALLY, Sesta tappa, 09/01/2015
Classifica generale auto
1. Al-Attiyah/Baumel – Mini – in 19.30’44”
2. De Villiers/Von Zitzewitz – Toyota - +11’12”
3. Alrajhi/Gottshalk – Toyota - +28’44”
4. Holowczyc/Panseri – Mini - +1.00’53”
5. Ten Brinke/Colsoul – Toyota – +1.04’23”
6. Van Loon/Rosegaar – Mini – +1’06’43”
7. Lavielle/Maimon – Toyota – +1.27’22”
8. Sousa/Fiuza – Mitsubishi – +1.42’45”
9. Chabot/Pillot – SMG - +1’49’41”
10. Peterhansel – Cottret – Peugeot - +1.19’17”

Video per gentile concessione di Yahoo! Eurosport

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