La Dakar non è mai scontata: la sorpresa è sempre dietro all’angolo. Ne sa qualcosa
Dmitry Sotnikov vincitore della quinta prova speciale
Chilecito – Tucuman con il camion Kamaz 4236: il russo insieme a
Vyatcheslav Mizyukaev e Andrey Aferin ha chiuso al comando una tappa molto tribolata e tremendamente calda che ha costretto gli organizzatori a ridurre il chilometraggio della seconda frazione in anticipo a causa dei problemi di sicurezza: il pubblico, infatti, aveva invaso con i propri mezzi il secondo tratto cronometrato, insabbiandosi proprio nel bel mezzo della pista che sarebbe stata attraversata dai piloti. E giustamente è stato deciso di accorciare la speciale al CP1, consentendo ai concorrenti di raggiungere Tucuman (dove ci sono 50 gradi all’ombra!) in trasferimento.
Sotnikov, il giovane vincitore del Raid della Via della Seta, si è meritato una prestigiosa affermazione alla Dakar grazie alle doti di orientamento:
“E’ stata una tappa molto difficile sia per la pista che per la navigazione, soprattutto nella prima parte. Avevamo perso un way-point come la maggior parte degli avversari e siamo stati i primi a ritrovarlo nel fuori pista. Quando siamo riusciti a rimetterci in rotta, c’era solo Gerard De Rooy dietro di noi. La giornata è stata resa estenuante dal caldo estremo che ha causato molti problemi ai nostri avversari. In realtà abbiamo patito due forature anche noi e poi abbiamo rallentato nella seconda parte della speciale”.
Il russo, che è risalito al quarto posto assoluto, ha completato la sua fatica in 4.47”46 precedendo il compagno di squadra
Andrey Karginov di 2’56: la Kamaz festeggia così una bella doppietta, mentre esce di scena dalle posizioni che contano
Marcel Van Vliet: l’olandese, che era secondo assoluto nella graduatoria dei mezzi pesanti, è precipitato al nono posto, dopo aver chiuso la frazione cronometrata sedicesimo, pagando un ritardo di quasi due ore.
Il controllo della corsa resta saldamente nelle mani di
Gerard De Rooy, anche se l’olandese con l’
Iveco Powerstar Torpedo, dopo due successi consecutivi, ha sofferto una giornata piena di problemi. Il pilota del team
Petronas De Rooy è ben felice del del terzo posto di tappa dopo una serie di traversie:
“Già all'inizio della prima speciale abbiamo rotto un semiasse – racconta De Rooy -
quindi abbiamo fatto della strada con tre ruote motrici. Sulle dune abbiamo sgonfiato al le gomme, ma nonostante questo espediente ci siamo piantati nella sabbia diverse volte. Inoltre, la temperatura in cabina era molto elevata perché i radiatori erano intasati e ci siamo dovuti fermare per farli raffreddare. Insomma è stata una giornata difficile, nella quale è stato impossibile spingere. In queste circostanze, sono contento di aver perso solo 12 minuti, perché ci potevamo lasciare più di un'ora!”.
De Rooy ora conserva oltre mezz’ora di vantaggio su
Andrey Karginov, l’uomo di punta della Kamaz: l’olandese è inseguito da tre camion russi, con
Eduard Nikolaev e Dmitry Sotnikov davanti a Hans Stacey che con l’Iveco Strakker Evo 3 si difende al quinto posto. Si delinea quello che sarà lo scenario dei prossimi giorni in questa edizione molto impegnativa della Dakar: l’Iveco di testa sarà braccato dai Kamaz scatenati, ma De Rooy finora ha dimostrato una grande maturità, nonostante i 27 anni, e ha sempre saputo rintuzzare gli attacchi dei russi senza commettere errori.
DAKAR 2014, Quinta tappa, 09/01/2014
Classifica generale Camion (primi dieci)
1. De Rooy/Colsoul/Rodenwald – Iveco Torpedo – in 21.17’26”
2. Karginov/Yakovlev –Kamaz - +32’00”
3. Nikolaev/Yakovlev/Rybakov – Kamaz - +1.09’41”
4. Sotnikov/Mizyukaev/Pustjovski – Kamaz - +1’19”59”
5. Stacey/Ruf/Der Kinderen – Iveco Trakker Evo 3 – 1.21’03”
6. Shibalov/Amatych/Khisamiev – Kamaz Master – +1’37’32”
7. Loprais/Bruynkens/Pustejovsky – Tatra - +1’39”07”
8. Vila Roca/Van Eerd/Roqueta – Iveco Trakker Evo 2 – 1.50’52”
9. Van Vliet/Pronk/Klein – Man – +2.00’28”
10. Kuipers/Torrallordona/Van Der Vaet – Man – 2.11’25”
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