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Codecà e Fedullo primi del Tricolore all'Italian Baja

Alrajhi e Gottschalk invece si sono imposti nella prova iridata

L’Italian Baja 2014 è stata incerta come negli ultimi anni. Quest’anno è stato il serrato duello tra Boris Gadasin con il G-Force Proto ed il saudita Yazeed Alrajhi su Toyota Hilux Overdrive a focalizzare le attenzioni, con quest’ultimo a salire più altro gradino del podio da vincitore, con 44 secondi di vantaggio sul russo. Sono Lorenzo Codecà e Bruno Fedullo ad inaugurare il Campionato Italiano Cross Country Rally, vincendo la classifica del Tricolore all’Italian Baja al termine di una gara di rimonta a bordo del Suzuki Grand Vitara 3.6 V6. "Per vincere serve una squadra affiatata, tecnicamente preparata, un mezzo competitivo ed…un equipaggio all’altezza, Suzuki ha messo in campo tutto questo all’Italian Baja e, con un pizzico di fortuna, siamo riusciti a risolvere una situazione che avrebbe potuto aver altro esito. Spiace per Borsoi, l’avrebbe meritata ampiamente la vittoria, purtroppo queste sono le gare". Non era iniziata nel migliori dei modi la tre giorni pordenonese per loro che hanno patito diversi inconvenienti, derivanti dalla durezza del tracciato di gara che, come sempre ha messo in ginocchio quasi tutti i concorrenti. L’elenco degli italiani che hanno alzato bandiera bianca, o sono stati rallentati pesantemente, è lungo e quasi tutti bloccati in uno dei profondi guadi che hanno punteggiato i cinquecento chilometri del tracciato di gara. Da Petrucci, fermato con il Great Wall in panne, a Salerno, che ha sbattuto e rotto una sospensione del nuovo prototipo; da Colombo che ha iniziato con l’appannamento dei vetri del Mitsubishi L200 Pick Up Rteam e proseguito con un motore non al massimo; all’esordiente Dalmazzini che ha sbattuto in una serie di profonde buche causando la rottura del differenziale del Suzuki Grand Vitara 2.7 V6; ma anche Miki Biasion non è stato indenne da inconvenienti al Mitsubishi L200 Rteam, ai quali hanno posto rimedio solo nel finale; oppure lo stesso vincitore Codecà e, soprattutto, Elvis Borsoi, il vincitore morale della Baja pordenonese. Il veneto dello Rteam, in coppia con l’aretino Stefano Rossi, ha guidato con accortezza e sufficiente velocità per superare tutte le insidie del tracciato, mettersi al comando della graduatoria assoluta Tricolore e di quella del Gruppo T2 dei veicoli di serie, per poi veder sfuggire la meritata vittoria ad un passo dal traguardo per la rottura della frizione. Il veneto è riuscito a raggiungere la Fiera di Pordenone e piazzarsi in quarta posizione, secondo del T2. Al termine della impegnativa gara friulana, Colombo è secondo alle spalle di Codecà, riuscendo a segnare il miglior crono in alcune prove, il lombardo conclude precedendo l’elbano Alberto Spinetti, terzo dell’italiano ma primo del T2 e del Suzuki Challenge. Quarto Borsoi e quinto il rientrante Andrea Luchini, secondo del trofeo monomarca Suzuki, a bordo del Grand Vitara 1.9 DdiS con qualche segno sulla carrozzeria. Sesto è giunto al traguardo il romano Massimo Mancusi, terzo tra le Suzuki di serie, seguito da Carmine Salvi, con il Mitsubishi Pajero, davanti ad Andrea Lolli e Armando Accadia. L’esperto pilota milanese con all’attivo la partecipazione a tutte le quindici edizioni del Suzuki Challenge, s’è visto privare della seconda piazza nel trofeo, terza assoluta, restando imbrigliato nell’impegnativo guado. Anche il friulano Luca Giomini ha il suo da recriminare, per la rottura del suo Pajero che non gli ha permesso di firmare la gara del Gruppo TH, lasciando la vittoria a Mauro Cantarello su Mitsubishi Pinin. Terzo s’è piazzato Federico Crozzolo, Nissan Patrol, quarto Denis Bevilacqua con il Suzuki 1900. ITALIAN BAJA, Pordenone, 16/03/2014 Classifica finale Campionato Italiano 1. Codecà-Fedullo (Suzuki New Gran Vitara) in 4.02'15" 2. Colombo-Catarsi (Mitsubishi L200) a 48" 3. Spinetti-Giusti (Suzuki Vitara) a 9'07" 4. Borsoi-Rossi (Mitsubishi Pajero) a 1.36'14" 5. Luchini-Bosco (Suzuki New Gran Vitara 1.9 DDiS) a 1.41'29" 6. Mancusi-Castellani (Suzuki Gran Vitara DDiS) a 1.42'58" 7. Salvi-Salvi (Mitsubishi Pajero) a 2.00'46" 8. Lolli-Forti (Suzuki Vitara) a 4.12'41" 9. Accadia-Darchi (Suzuki Nuovo Gran Vitara) a 7.02'37" 10. Biasion-Briani (Mitsubishi L200) a 9.17'30".

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