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Analisi: la Dakar saudita è subito da record

La 42esima edizione della Dakar ha registrato il tasso di ritiri più basso della storia nella sua prima edizione saudita, composta da 12 tappe.

#339 Ford: Martin Kolomy, Jiri Stross

#339 Ford: Martin Kolomy, Jiri Stross

3rcz

La prima Dakar in Arabia Saudita è stata una grande sfida per ASO, l'organizzatore della manifestazione. In 10 mesi ha dovuto ricominciare da zero un progetto che aveva messo radici in Sud America dal 2009. Ma il bilancio tracciato dai piloti e dalle squadre è positivo. Ci sono alcuni miglioramenti necessari, come reso evidente dalla tragica morte di Paulo Goncalves.

Ma la verità è che la manifestazione che si è conclusa venerdì a Qiddiya ha regalato emozioni, tensione e spettacolo in ugual misura. Con un'eccellente prima settimana, ricca di navigazione, paesaggi sconosciuti ed un terreno impegnativo per la meccanica, i concorrenti sono parsi sorpresi ogni singolo giorno attorno al tradizionale falò del bivacco.

La giornata di riposo a Riyadh, però, ha segnato una svolta che nessuno cercava. Il giorno successivo, il 40enne portoghese ha perso la vita in un tratto molto veloce. L'alta velocità delle ultime sei tappe non ha convinto molti protagonisti, in particolare i motociclisti, con la paura che gli è entrata nella testa come compagno di viaggio.

Uno dei più critici è stato Laia Sanz, che si aspettava più navigazione nell'ultima parte della prima edizione saudita. Sebbene possa sorprendere, tuttavia, questo aumento del pericolo non ha prodotto più ritiri rispetto alle altre edizioni. Infatti, la Dakar 2020 passerà alla storia per essere quella con la più bassa percentuale di forfait della storia.

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Le cifre si aggiravano intorno al 20% di veicoli al traguardo negli anni 80' e 90' in Africa, poi si è passati al 50% circa nei primi anni in Sud America. Quest'anno 237 dei 342 veicoli al via hanno visto il traguardo (69,3%), cosa che rappresenta un record assoluto, con la sola edizione 2017 che si è avvicinata a queste cifre (69,1%).

96 moto, 12 quad, 58 auto, 31 SSV e 40 camion sono saliti sul palco di Qiddiya, festeggiando dopo 12 giorni di sofferenze ed avventure. La classifica parallela della Dakar Experience, dedicata a chi si era ritirato ma ha comunque voluto portare a termine la corsa, ha visto poi altri 19 veicoli continuare fino alla fine, ma senza salire sul palco finale.

L'idea è buona, perché consente a coloro che hanno avuto problemi o non sono arrivati sufficientemente preparati dal punto di vista fisico per completare le tappe, di aggiungere esperienza e non dover tornare a casa in anticipo.

Castera ha chiarito a Motorsport.com che queste cifre rappresentano un obiettivo importante raggiunto nella Dakar.

"Non volevo che fosse difficile. Questo era chiaro. C'erano due ragioni. Il buio, perché sapevamo che qui arriva molto presto e dovevamo anticiparlo. Non sapevo come gestirlo in un nuovo paese, con le macchine che eventualmente sarebbero rimaste in speciale in notturna".

"Volevamo una prima edizione senza problemi e ci portiamo via tutto quello che siamo riusciti ad imparare per migliorare. So che alcuni potrebbero dire che è stata un gara 'facile', ma la volevamo così" ha riconosciuto.

Dopo un 2019 in cui la gara era stata salvata proprio all'ultimo minuto, in seguito alla rinuncia dell'Argentina e del Bolivia arrivate solo in primavera, ASO ha aperto questa nuova era con grande calma.

Non voleva grandi rischi, anche perché la gara è stata allestita in tempi record, ma il livello dei bivacchi per esempio è cresciuto rispetto al Sud America. Il primo esame è stato superato, ora sarà richiesto un miglioramento a livello sportivo e logistico nel 2021, quando continuerà l'avventura in Medio Oriente.

#305 JCW X-Raid Team: Carlos Sainz, Lucas Cruz

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Foto di: Red Bull Content Pool

Ganador #9 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec

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Foto di: A.S.O.

#1 Red Bull KTM Factory Racing: Toby Price

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Foto di: KTM

#1 Red Bull KTM Factory Racing: Toby Price

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Foto di: KTM

#1 Red Bull KTM Factory Racing: Toby Price

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Foto di: KTM

#14 GAS GAS Factory Team: Laia Sanz

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Foto di: GasGas Factory Racing

#16 Red Bull KTM Factory Racing: Luciano Benavides

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Foto di: KTM

#16 Red Bull KTM Factory Racing: Luciano Benavides

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Foto di: KTM

#2 Red Bull KTM Factory Racing: Matthias Walkner

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Foto di: KTM

#2 Red Bull KTM Factory Racing: Matthias Walkner, #16 Red Bull KTM Factory Racing: Luciano Benavides

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Foto di: Red Bull Content Pool

#310 Toyota Gazoo Racing: Fernando Alonso

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Foto di: Toyota Racing

#420 Xraids & Buggymaster Team - Can Am: Jesus Puras, Xavier Blanco

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Foto di: Buggymaster Team

#336 Sodicars Racing Mitsubushi: Cristina Gutierrez Herrero, Pablo Moreno Huete

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Foto di: Sodicars Racing

#5 Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing: Pablo Quintanilla

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Foto di: Husqvarna

#5 Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing: Pablo Quintanilla

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Foto di: Husqvarna

#98 Yamaha: Sara Garcia

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Foto di: A.S.O.

El Príncipe Abdul Aziz bin Turki Al-Faisal, presidente de la Autoridad General de Deportes, Equipo #305 JCW X-Raid: Carlos Sainz

El Príncipe Abdul Aziz bin Turki Al-Faisal, presidente de la Autoridad General de Deportes, Equipo #305 JCW X-Raid: Carlos Sainz

Foto di: A.S.O.

#9 Monster Energy Honda Team: Ricky Brabec

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Foto di: A.S.O.

#310 Toyota Gazoo Racing: Marc Coma

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Foto di: A.S.O.

#311 JCW X-Raid Team: Orlando Terranova, Bernardo Graue

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Foto di: A.S.O.

#310 Toyota Gazoo Racing: Fernando Alonso, Marc Coma

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Foto di: A.S.O.

#307 Toyota Gazoo Racing: Bernhard Ten Brinke, Tom Colsoul

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Foto di: A.S.O.

#305 JCW X-Raid Team: Carlos Sainz

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Foto di: A.S.O.

#300 Toyota Gazoo Racing: Nasser Al-Attiyah, Matthieu Baumel

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Foto di: A.S.O.

#302 JCW X-Raid Team: Stephane Peterhansel, Paulo Fiuza with Sven Quandt

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Foto di: A.S.O.

#303 JCW X-Raid Team: Jakub Przygonski, Timo Gottschalk

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Foto di: A.S.O.

#300 Toyota Gazoo Racing: Nasser Al-Attiyah, Matthieu Baumel

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Foto di: A.S.O.

#2 Red Bull KTM Factory Racing: Matthias Walkner

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Foto di: A.S.O.

#1 Red Bull KTM Factory Racing: Toby Price

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Foto di: A.S.O.

#1 Red Bull KTM Factory Racing: Toby Price, #8 Hero Motosports Team Rally: Paulo Goncalves sticker

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Foto di: KTM

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