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La Picchio punta al CIVM assoluto

Dopo anni con la CN2 Light, si cerca la vittoria con la E2M

La Picchio, piccolo costruttore di auto da corsa attivo dal 1989, punta alla vittoria assoluta nelle gare di salita con la collaborazione del team Tschager Motorsport di Bolzano che gestirà la presenza della monoposto costruita dalla factory di Ancarano (Teramo) dalla seconda metà del Campionato Italiano Velocità Montagna 2010 con l’obiettivo di puntare alla vittoria assoluta nella prossima stagione avendo al volante il trentino Christian Merli, tra i migliori interpreti della specialità. La Picchio così rilancia la sua presenza nelle corse a pochi mesi dal ritorno nel Campionato Italiano Prototipi con la CN2 Light portata in pista dalla scuderia N.T. e dal campione in carica, Jacopo Faccioni. La Picchio aveva abbandonato nel 2006 in modo polemico la pista poiché la propria vettura era l’unica ad essersi adeguata alle norme di sicurezza FIA, al contrario di tutte le altre in gara. Quella destinata invece al CIVM si chiama E2M ed è la prima monoposto del costruttore abruzzese, finora cimentatosi solo in biposto, compresa la Daytona Prototype destinata al campionato americano Grand Am. AERODINAMICA AD ALTA' VELOCITA' La E2M appartiene alla nuova generazione delle auto progettate ad Ancarano, in particolare per l’aerodinamica e l’estetica caratterizzate in precedenza dalla presenza dello spoiler anteriore integrato nella carrozzeria che era diventato un marchio di fabbrica per le Picchio. Se la CN2 Light ha un alettone a scivolo, posizionato di fronte al muso della vettura, la nuova E2M propone lo stesso concetto in modo diverso, con uno scivolo che parte prima della carrozzeria per eccitare il flusso d’aria a passare sotto il corpo vettura per accelerarne la velocità e creare dunque l’effetto suolo. I segreti stanno naturalmente sotto la carrozzeria che fa tutt’uno con il telaio. La E2M ha infatti struttura monoscocca in acciaio, alluminio e fibra di carbonio. LE CARATTERISTICHE TECNICHE Il motore è un V8 3 litri che, se dovesse mantenere i dati promessi nel 2008, quando la vettura fu messa in cantiere, dovrebbe erogare 540 CV a 7.500 giri/min, ma soprattutto una coppia di 590 Nm disponibile al 90% già a 4.000 giri/min, un aspetto fondamentale per le gare in salita, dove occorre avere la massima prontezza all’acceleratore e uscire veloci dalle curve. Il cambio è un sequenziale Hewland NLT a 6 rapporti con frizione tridisco. Le sospensioni sono a quadrilateri con puntone di spinta (push-rod) e doppio ammortizzatore, i cerchi sono BBS da 13 pollici (anteriori con canale da 10 pollici e posteriori da 15) mentre i freni sono con dischi in acciaio da 280x25,4 mm autoventilanti con pinze AP a 4 pistoncini. Staremo a vedere se sarà all’altezza delle proprie ambizioni e di quelle di Francesco Di Pietrantonio, fondatore, proprietario e anima della Picchio.

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