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Simone Faggioli vince al Trofeo Lodovico Scarfiotti

Oltre al pilota fiorentino, sul podio sono saliti Merli e Domenico Scola

Non c’è storia con Simone Faggioli, anche se cambia auto – Norma al posto della Osella – se cambia le gomme – Pirelli sostituiscono le Marangoni - il riferimento per tutti resta sempre Faggioli. Dopo quattro affermazioni nelle prime gare del campionato europeo, il campionissimo fiorentino si concede la vittoria nella prima uscita in una prova del CIVM 2015. Vittoria prevedibile, ma non annunciata dal pilota stesso che come al solito fa scudo della proverbiale onestà di pensiero “Conosco la FA30 ed altrettanto so quanto Merli sia competitivo, e so che devo impegnarmi a fondo se voglio vincere. La Norma va bene e le gomme Pirelli sono di buonissimo livello, certo ogni tracciato è differente e bisogna adattare tutto. Ho vinto sul di un tracciato che mi piace e ne sono contento”.

Eppure Faggioli è salito da par suo, sfiorando rail e rocce, con la Norma che tende ad essere leggermente sottosterzante e con il “posteriore” con troppo grip al posteriore. Eppure non solo ha vinto, ma ha fissato il nuovo record del tracciato di gara in 3'44”02, precedendo Merli nella prima salita, poi sull’asfalto umido è stato attento e controllato la scivolosità, ma ha vinto ugualmente anche il secondo impegno.

Merli ha concretizzato le riparazioni e le modifiche apportate tecnici del costruttore torinese alla sua Osella FA30, motorizzata con il propulsore RPE di derivazione motociclistica (due testate Yamaha Yabusa, accoppiate a V su di un unico basamento) e gommata Avon. Il trentino ha pagato 7”39 di ritardo, nella prima salita, ma nella seconda gli è arrivato più vicino correndo con l’asfalto leggermente più asciutto, ma non di tanto, con solo 6”45 di differenza.

Terzo al traguardo di una cronoscalata che gli piace, tanto, è il cosentino Domenico Scola, che con la Osella taglia il traguardo terzo in entrambe le salite, ponendosi come obiettivo di andare a prendere Merli, risultando così vincente nella classe E2B, staccando l’umbro Michele Fattorini di 13”4 nel computo totale delle due manche. Il giovane orvietano non ha potuto contrastare più di tanto il giovane calabrese, essendo anch’egli su di una Osella PA 2000 Evo con qualche imperfezione d’assetto da migliorare e poco tempo a disposizione per svilupparla a dovere.

Nel gruppo CN è il sardo Omar Magliona a vincere di rimonta sul fondo umido della seconda gara, rimediando ad una poco convincente prima salita dove invece Achille Lombardi con la Osella Pa 21 riesce a far suo il primato, realizzano il quinto tempo assoluto in 4'04”74 e primo di CN.

Protagonista della E2M è l’eugubino Andrea Picchi, nel bene della prima salita, dove con la Formula 3 Lola è sesto assoluto e primo di categoria nella classe 2000, e nel male della seconda frazione dove per un testacoda scivola in undicesima piazza ed è quinto tra le monoposto. Infatti nella prova è il toscano Franco Cinelli a esibirsi nella sua migliore e spettacolare esibizione con la Formula 3000 guidata “alla Cinelli” sul fondo umido e centrando così la ottava pizza assoluta, seconda in classe tremila, mettendosi dietro Moratelli (primo della duemila) e De Gasperi terzo di Tremila.

Il napoletano Piero Nappi domina la E2 Salita. Il partenopeo con la Ferrari 550 GTI si trova a nozze sul tracciato marchigiano, scalando verso Sassotetto con sicurezza e aggiudicandosi la gara assoluta, davanti all’abruzzese Marco Gramenzi, secondo a 25”21 con la Alfa Romeo ITC. Terzo della categoria è Franco Cimarelli, con la Alfa Romeo 146 con la quale è secondo di classe, alle spalle di Nappi.

Non ha rivali nella Gran Turismo il fasanese Francesco Leogrande. Primo in entrambe le salite, il pugliese s’è confermato al traguardo di Sassotetto con la Porsche 911 GT3 – 996, tenendo dietro il padovano Roberto Ragazzi, rallentato nella prima salita nel sorpassare un altro concorrente ed attento a non sbagliare nella seconda accontentandosi del secondo posto assoluto a 25”63 dal vincitore. Terza posizione finale per Sgheri e quarta per Parrino, entrambi su Porsche 911.

Primo nella salita d’apertura, quarto nella successiva, è lo score delle prestazioni di Luigi Sambuco e che gli ha permesso di primeggiare nella E1 Italia ed in classe 2000. Con la Renault Clio, Sambuco ha preceduto Giuseppe Aragona vincente nella seconda salita e primo della 1600. Terzo gradino del podio per Rino Tinella, che porta al vertice del gruppo la “esordiente” Skoda Octavia Wagon.

E’ Salvatore D’Amico ad aggiudicarsi il Gruppo A, primeggiando in entrambe le salite davanti a Serafino Ghizzoni. Il siciliano ha guidato forte la Renault Clio, sia con gomme da asciutto che con gomme da bagnato, precedendo 7”24 Ghizzoni che con la Honda Civic Type R ha perso molto tempo nel sorpasso di un concorrente nella prima salita. Terzo tempo assoluto per Franzoni, Citroen saxo VTS a 52”3 dal vincitore ma primo della 1600. Quarto assoluto si piazza Filiaggi con la Opel Astra Gsi, piazzatosi davanti a Bianchini secondo della classe 1600 con la Citroen Saxo Vts.

In Gruppo N, vince la prima manche di misura, s’aggiudica la seconda salita per tre decimi di secondo il sorrentino “O” Play, Migliuolo, che con la Mitsubishi Lancer, nel computo finale regola 9”34 il partenopeo Giovanni del Prete, rallentato nella prima salita dalla rottura del pedale della frizione della sua Mitsubishi Lancer. Terzo tempo nella seconda prova e terzo nella generale per Adriano Pilotto, che con la Honda Civic Type R si realizza vincendo la classe 2000, mentre Mattia Fasciano è quarto di gruppo e primo della 1600 con la Peugeot 106.

Il bresciano Nicola Novaglio conferma il gran feeling con il tracciato marchigiano, realizzando il miglior tempo nella prima ed anche nella successiva salita, con asfalto umido per la pioggia caduta in precedenza allo start, aggiudicandosi la cronoscalata delle Racing Start con la Mini Cooper S. Realizzando il tempo totale di 10’30”48, il lombardo ha preceduto il fasanese Oronzo Montanaro, secondo a sei secondi dal bresciano. Terzo della graduatoria di gruppo Antonino Scappa con la Renault Clio Rs, risultando primo della classe RS4. Quarto è Luca Gaetani, mentre Marchesani chiude la top five primeggiando nella RSTW con la Volkswagen Polo.

E’ Emanuele Miliucci a vincere la gara della RS 3 con una gran rimonta sull’asfalto umido ed a tratti ancora bagnato del tracciato della seconda gara della giornata. Con la Peugeot 106, Miliucci ha ricuperato e superato nella prova finale, Cristiano Romoli, veloce nella prima salita ma in difficoltà nella successiva tanto da perdere il primato per soli 56 centesimi di secondo al volante della Peugeot 106 16V.

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