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Il personaggio Peugeot - Popi Amati: il rapporto con Paolo Andreucci

Popi Amati si è legato a Paolo Andreucci nel 1993, da allora il rapporto professionale e soprattutto umano non si è mai più interrotto

Popi Amati con Paolo Andreucci su Peugeot 106 XSi

Popi Amati con Paolo Andreucci su Peugeot 106 XSi

Andrea Carrato

Vivi con Peugeot il CIR

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Era il 1993, Paolo Andreucci correva nel Trofeo Peugeot Competition - che da allora si è sempre disputato - e Popi Amati era uno dei navigatori che prendeva parte al medesimo trofeo. Quando a inizio stagione c'era bisogno di formare gli equipaggi Popi fu telegrafico e conciso: "Voglio Andreucci".

Paolo era molto amico di Dario Cerrato, nostro rivale quando correvo con Zanussi, ma ha appena ho avuto la possibilità l'ho braccato e nel 1993 siamo finiti a correre insieme sulla Peugeot 106 XSi. E' stato l'inizio di una storia professionale e soprattutto umana che ancora oggi va a gonfie vele

Popi Amati

Il Rally del Salento di quella fantastica stagione è diventato storia: una vettura - la Peugeot 106 XSi - con soli 141 cavalli al banco ed una cilindrata di appena 1360 cc è riuscita a chiudere alle spalle di due Lancia Delta HF Integrale, mettendosi alle spalle vetture ben più performanti come Ford Escort RS Cosworth e Renault 5 GT Turbo.

Da quella gara ho capito qual è la vera forza di Paolo: la volontà! Nonostante una vettura di categoria inferiore ha lottato con i denti per agguantare quel podio e una cosa del genere nel mondo delle corse non è mai più successa. E' per questo che continuo a stimarlo come professionista - oltre che come collega e amico - e gli auguro di poter mantenere questi ritmi per molti anni ancora. L'automobilismo ha bisogno di esempi come Paolo Andreucci

Popi Amati

Ma uno dei grandi difetti di Paolo, ne abbiamo già parlato spesso, è il suo essere sempre teso ed ansioso. Per questo motivo Popi ha affibbiato a Ucci un nomignolo che ne racchiude tutte le sue doti... peggiori: ansiolitico. E' chiaramente un aggettivo scherzoso, perché l'ansia di Andreucci spesso si trasforma in attenzione per il dettaglio e se fino ad oggi ha portato a ricevere così tante soddisfazioni, che ben venga anche questo piccolo e assolutamente trascurabile difetto...

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