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CIR: Paolo Andreucci racconta la Peugeot 208 Rally4

L'11 volte campione italiano rally ha spiegato la 208 Rally4, vettura con cui tornerà a correre nel CIR con Peugeot Sport Italia.

Dettagli Peugeot 208 Rally4

Foto di: Marco Passaniti

PSA Motorsport continua a spingere forte sul proprio reparto clienti come conferma l'arrivo della 208 Rally4, ossia la vettura che sostituirà la 208 R2 nei maggiori campionati nazionali ed europei. In Italia sarà Peugeot Sport Italia a portarla in gara con l'affermato equipaggio formato da Paolo Andreucci e Anna Andreussi, tornati a correre assieme dopo un anno sabbatico della navigatrice.

L'11 volte campione italiano rally ci ha spiegato le caratteristiche della nuova nata negli stabilimenti di PSA Motorsport di Satory, che lui stesso ha contribuito in maniera attiva a sgrossare e sviluppare nel corso delle ultime settimane attraverso tre sessioni di test su sterrato svolte in Portogallo.

Nuovo motore, più coppia

"Questa macchina rappresenta un passo avanti deciso nel motore, c'è una grossa differenza con la vettura precedente. Ora è un 1.2 turbo 3 cilindri, ma con una coppia fantastica. Praticamente un motore perfetto anche per i piloti meno esperti. Prima, con il motore aspirato, dovevi sempre essere al limite cercando di sfruttare tutti i giri motore perché i cavalli sono ad alto regime. Con questo motore ha già una coppia stupenda a 3.000 giri".

 

 

"Si può anche entrare non perfettamente con i giri motore perché ti consente di poter guidarla bene anche con una marcia più alta. Anche per i meno esperti, per chi inizia, è una macchina più facile. Addirittura sullo sterrato si possono affrontare i tornanti un po' più ampi in terza marcia. Prima si facevano in prima, mentre ora si può addirittura farli in terza. Le gomme hanno pattinamento, segno che si ha potenza e coppia".

Stabile sui dossi, sospensioni OK

 

"Abbiamo fatto sulla terra test di resistenza perché la macchina e il progetto sono completamente nuovi. Era importante vedere l'affidabilità della vettura per poi cercare di migliorarla e svilupparla. L'abbiamo messa sotto pressione in Portogallo su un terreno molto accidentato, con tanti dossi, perché essendo una vettura a trazione anteriore sulla vecchia si sentiva tanto l'anteriore sui salti, si andava abbastanza secchi sull'anteriore. Per ovviare a questo problema abbiamo fatto un grande lavoro e ora la nuova vettura è molto stabile sui dossi, ma anche sulle ripetizioni dei dossi. Dunque a livello di sospensioni è stato fatto un grande lavoro".

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"Il fatto di non aver avuto problemi ci ha consentito di aumentare le performance e la stabilità anche su curve da 140-150 km/h su sterrato riesce a partire e a fare un bel traverso. Chi è rallysta sa cosa voglio dire. Se non hai stabilità dovuta al passo e agli ammortizzatori quando si va a velocità alta è un problema. Noi non ne abbiamo avuti. Stessa cosa nel lento. La macchina è molto versatile, perfetta per i trofeisti, per chi inizia, ma abbiamo avuto un incremento di coppia non da poco. Dunque anche chi si vuole divertire, questa è una vettura di livello".

Telaio rigido nonostante le 5 porte

 

"La 208 Rally4 è basata sul modello di serie a 5 porte, differente dalla 3 porte della R2, ma il telaio è così fatto bene, così come il roll-bar, che non abbiamo trovato la minima variazione della vettura nemmeno in curve in cui la torsione del telaio era veramente forte. Per cui a livello di scocca non abbiamo rotto nulla, né supporti motore, né semiasse. Un ottimo inizio per la nuova vettura che ne certifica la solidità".

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