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CIR: la Federazione apre un'inchiesta sui fatti del Tuscan Rewind

La Direzione Centrale per lo Sport in ACI in accordo con la Presidenza di ACI, in relazione ai fatti accaduti durante il 10° Tuscan Rewind ha deciso di interessare la Procura Sportiva per l'apertura di una inchiesta.

Luca Rossetti, Eleonora Mori, Citroen C3 R5

Luca Rossetti, Eleonora Mori, Citroen C3 R5

Marco Passaniti

Il CIR 2019 è andato in archivio sabato pomeriggio con Giandomenico Basso e Lorenzo Granai vincitori del Tuscan Rewind e del titolo italiano rally, ma le polemiche sono sorte pochi istanti dopo l'arrivo dell'ultima speciale, la PS8, teatro sia nel primo giro che nel secondo di avvenimenti considerati dai protagonisti (in particolar modo da Rossetti e Campedelli) come tutt'altro che sportivi.

Citroen Italia ha emesso un comunicato in cui, tramite le parole del responsabile della comunicazione del marchio Carlo Leoni, ha esternato tutta la propria delusione.

"Terminare in questo modo le ultime due gare dal Campionato Italiano Rally, lascia sicuramente molto amaro in bocca. Questo tipo di situazioni, oltre a non essere il degno finale del Tricolore, impattano pesantemente sulla sicurezza del nostro equipaggio e – in generale – di tutti i piloti".

Ancora più duro Simone Campedelli, che già poche ore dopo il termine della corsa ha puntato il dito contro ignoti riguardo la foratura accusata nella PS6 (la stessa prova in cui ha forato Rossetti, ma nel passaggio precedente).

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"Se uno capisce di corse, e non solo di social network e di tastiere capisce che non si buca solo un tassello senza una punta predisposta. Le pietre fanno tagli lunghi e strappano a discapito di quanto si vede! Non ci sono tagli, guide aggressive o traiettorie inventate! (Come qualche fenomeno da tastiera scrive)".

"Solo mitomani in giro per le strade che hanno falsato un campionato fatto di 4 piloti, colleghi che stimo tutti indistintamente e grandi sfide!".

"Comunque... Non solo voi avete amici sul percorso! Vi abbiamo fatto seguire tutto il weekend nella speranza che non agiste come le ultime due gare. Ora abbiamo nomi e targhe delle macchine utilizzate ed anche il metodo che utilizzate per piantare i chiodi a terra! Ogni cosa a suo tempo!".

Gli sfoghi di Citroen Italia e Campedelli hanno avuto un seguito importante, perché oggi la Direzione Centrale per lo Sport in ACI, in accordo con la Presidenza di ACI, Federazione Nazionale dell'Automobilismo Sportivo, ha deciso di interessare la Procura Sportiva per l'apertura di un'inchiesta in relazione ai fatti accaduti durante la decima edizione del Tuscan Rewind, ultima prova del Campionato Italiano Rally 2019.

Il titolo è stato vinto con merito da Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, ma la stagione avrà probabilmente strascichi pesanti nel corso delle prossime settimane per le forature "sospette" che hanno interessato il romagnolo del team Orange 1 e per Rossetti. Ricordiamo che i due sono stati costretti a rallentare nel corso della gara a causa di due forature mentre si trovavano in testa alla corsa. Vincendo la corsa, entrambi avrebbero vinto il titolo. Le gomme danneggiate - ancora non si sa da cosa, sarà la Procura a doverlo stabilire - hanno invece giocato un ruolo decisivo nel risultato delle loro stagioni.

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