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Andreucci: "Punto a far rendere al massimo la 208 R2"

Paolo si mette al servizio di Peugeot per lo sviluppo in attesa dell'arrivo della 208 R5

Il viaggio verso Velizy in compagnia di Paolo Andreucci ci ha consentito di scambiare anche quattro chiacchiere con il pilota della Peugeot. Il passaggio alla 208 R2 rappresenta sicuramente un passo indietro per un sette volte campione italiano, ma il pilota toscano sembra molto motivato e determinato in vista di questa nuova avventura, che aprirà la strada all'arrivo della versione R5 della nuova nata della Casa francese. Dopo tanti anni a lottare per il titolo, ovviamente le prospettive cambiano al volante di una R2... "Si parla di obiettivi diversi: negli anni scorsi si partiva per vincere l'assoluto, quest'anno invece vogliamo fare bene con una vettura interessante, sulla quale Peugeot crede molto, e svilupparla anche per le gare del panorama italiano. Dunque, renderla una macchina che sia non solo valida per affrontare il trofeo Peugeot, ma che sia competitiva in generale nella classe R2, anche negli altri campionati". Passare dalle quattro alle due ruote motrici comporterà un cambiamento importante per il tuo stile di guida? "La differenza è grande, soprattutto in frenata e in trazione. La 207 S2000 con cui ho corso fino all'anno scorso è una macchina da corsa fatta e finita, con quattro ruote motrici e tanta potenza che ti può aiutare anche in tante situazioni difficili, perchè avere i cavalli ti tira fuori dalla curva. Sicuramente per me non sarà facile adattarmi subito ad una macchina del genere". Parliamo però di una vettura molto leggera, che potrebbe essere una bella sopresa soprattutto dal punto di vista della velocità nella percorrenza di curva... "Non so se può avere una percorrenza più veloce rispetto ad una S2000, che comunque ha le quattro ruote motrici e delle gomme di misura un po' più grande. Con quelle da 16" in fatto di gomme si paga abbastanza, ma la sua leggerezza è un fattore che può far recuperare sicuramente qualcosa: non solo in potenza, ma anche tenuta laterale e in frenata". Partendo dal presupposto che devi ancora provarla, quale può essere secondo te il potenziale della 208 R2 sull'asfalto? "Io mi posso basare sui dati che abbiamo a disposizione ora. Se non sbaglio a Sanremo Bryan Bouffier, che è un ottimo pilota, prendeva poco meno di 3" al km dalle S2000. Bisognerà adeguarsi a questo tipo di ritmo, ma alla fine l'importante è che una macchina sia ben guidabile, abbia dei buoni freni ed un buon assetto. Dai filmati che ho potuto vedere, sembra che queste componenti ci siano tutte. E anche quando hanno organizzato il test a Sanremo quelli che l'hanno provata sono tutti rimasti molto soddisfatti rispetto alle altre concorrenti di categoria. Credo che potrà essere una macchina divertente e cercherò di farla rendere al massimo". Sulla terra però sarà durissima con le due ruote motrici... "Sulla terra potremo solo lottare ad armi pari con le altre vetture della nostra categoria. Ma la concorrenza non manca, perchè in R2 ci sono anche Skoda, Ford, Renault, Citroen e pure la Opel ha fatto una vettura che dovrebbe correre in Germania". Chiaramente l'attesa però è tutta è per la 208 R5. Quando arriverà quella, le aspettative cambieranno nuovamente... "E' una macchina su cui Peugeot punta fortemente e ci puntiamo anche io ed Anna (Andreussi, la sua navigatrice, ndr). E' bellissima da vedere, ha una linea eccezionale, poi dovrebbe avere una potenza ed una coppia molto interessanti grazie al motore turbo, quindi si dovrebbe ritornare a vedere qualche traverso in più rispetto alle S2000. La potenza in alto è simile a quella della S2000, ma la differenza di coppia potrà permettere di tornare ad affrontare i tornanti con uno stile di guida diverso". La guiderai nella seconda parte della stagione? "Quello purtroppo non dipende da noi, ma spero di averla nella seconda parte di stagione. Dipenderà tutto da come procederà lo sviluppo della macchina, perchè il regolamente non concede troppe deroghe all'omologa di base: sono tre nel primo anno e poi due nella stagione successive. Nell'arco della vita della della vettura sono solo cinque i jolly da giocare, quindi bisogna che parta già con un'ottima base".

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