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A Sanremo Cunico seguirà Scandola: "Ha enormi margini di miglioramento"

Franco Cunico sostituisce al Rallye di Sanremo Alex Fiorio, collaboratore fisso del team Skoda. L'ex campione italiano afferma: "Umberto è molto bravo, ma su asfalto deve guidare più con il sedere, come diceva un certo Lauda...".

Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia

Foto di: acisportitalia.it

Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola, Skoda Fabia R5 Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola e Guido D'amore, Skoda Fabia R5 Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola e Guido D'amore, Skoda Fabia R5 Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola, Skoda Fabia R5
Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola e Guido D'Amore, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola e Guido D'Amore, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
La Skoda Fabia R5 di Umberto Scandola, Skoda Motrosport Italia
Umberto Scandola, Skoda Motrosport

Al Rallye di Sanremo, Skoda Motorsport Italia non ha potuto fare affidamento su Alex Fiorio, da tempo collaboratore del team tricolore che aiuta Umberto Scandola nelle ricognizioni di ogni percorso del Campionato Italiano Rally. Per ovviare a questa assenza la struttura che ha base a Verona ha pensato bene di chiedere supporto a una persona che di rally ha un background molto importante: stiamo parlando di Gianfranco Cunico.

Il tre volte campione italiano ha seguito nei test della scorsa settimana Umberto Scandola, pilota di punta di Skoda Motorsport Italia, ma è stato accanto al nativo di Verona anche nelle ricognizioni, cercando di consigliarlo nel migliore dei modi per lottare con Paolo Andreucci, Giandomenico Basso e Alessandro Perico nel secondo appuntamento del CIR 2016.

A un giorno dall'avvio della competizione ligure, Cunico si è concesso ai microfoni di it.Motorsport.com. Al vicentino abbiamo chiesto del suo approccio con Skoda in un ruolo mai ricoperto per il team italiano, ma anche del rapporto che ha instaurato con Umberto Scandola, pilota in lotta per il titolo italiano 2016.

Com'è nata la collaborazione con Skoda Motorsport Italia e Umberto Scandola per il Rallye di Sanremo?
"La nostra collaborazione è nata dalla momentanea indisponibilità del loro collaboratore fisso, Alex Fiorio, che non poteva seguire il team in questa seconda gara Campionato Italiano Rally. Per questo motivo mi hanno chiesto se potevo sostituirlo per questo Rallye di Sanremo, perché lo conosco bene, l'ho vinto nel 1993 e vi ho corso per tantissimi anni. Conosco benissimo anche gli organizzatori. Skoda mi ha chiesto di seguire Umberto dai test che hanno fatto la settimana scorsa fino alle due gare che si svolgeranno in questo fine settimana in Liguria. Sono comprese le ricognizioni. Professionalmente parlando, ci siamo conosciuti in questa gara".

Dopo i test svolti la settimana passata, che impressione si è fatto del team Skoda Motorsport Italia?
"Skoda Motorsport Italia è un bellissimo team. E' una struttura piccola ma efficace, perché non manca loro assolutamente nulla. E' davvero molto interessante. E' una struttura che prepara le macchine da corsa, una squadra nata per sostenere il prodotto Skoda, legata comunque ai risultati dei rally. Queste situazioni sono sempre molto piacevoli e interessanti. Facendo una panoramica complessiva del team, ho trovato anche qualche piccolo difetto, perché è nel mio DNA trovare difetti per fare in modo che possano migliorarli".

Che impressione le ha fatto Umberto Scandola dopo aver passato qualche ora in macchina con lui per le ricognizioni?
"Umberto è un ragazzo molto disponibile, così come la maggior parte di ragazzi che sono in determinati settori del Motorsport. Lui conosce il mio background nelle corse, il mio palmarès, quindi sa che ho fatto il pilota per tanti anni e quindi lui è talmente intelligente da carpire qualunque informazione utile io gli riesca a dare. Un conto è se si può disporre della disponibilità del pilota com'è stato nel mio caso con Umberto. Lui mi ha dato la sua disponibilità totale. Un conto invece è se uno ti snobba. Umberto, invece, da ragazzo intelligente, perché vuole apprendere, mi ha ascoltato e mi ascolta per quello che può servirgli".

Dal punto della guida, invece?
"Trovo Umberto particolarmente coraggioso, molto forte. Devo dire che ha dei grossi margini di miglioramento sull'asfalto, ma veramente grandi. Questo per me è molto positivo, perché vuol dire che in futuro potrà andare sicuramente più forte di quanto non stia già facendo in questi anni. Anche la Skoda Fabia ha grossi margini di miglioramento sul medesimo fondo, e tutto questo fa ben sperare per il futuro. C'è da dire che sia Umberto che Skoda hanno già fatto molto in questi anni".

E dal punto di vista tecnico dove può migliorare un pilota come Umberto?
"Può migliorare nell'utilizzo del mezzo, perché si può sempre affinare la propria conoscenza, nella pulizia di guida e nei tagli di curva che non bisogna fare in modo esasperato come a volte gli capita di fare in questo momento. Ha bisogno di rendere più fluida la propria guida. Queste sono le componenti che, secondo me, Umberto può sistemare. Su asfalto lui utilizza una guida molto fisica, ma concentrandosi particolarmente sull'utilizzo delle braccia, dell'avantreno. Invece le vetture su asfalto si guidano, come ha detto Lauda, con il culo. L'ha detto uno come Lauda, quindi posso dirlo (ride). Ecco, forse gli manca questo aspetto. Può crescere molto. E' molto impegnato con l'avantreno invece la vettura ha bisogno di essere guidata sulle quattro ruote".

Ci può dare una sua previsione su questo Rallye di Sanremo? Scandola potrà giocarsi la vittoria?
"Penso che essendo a Sanremo sarà una roulette... Però Umberto ha tante possibilità per fare una gara ai vertici come ha fatto di recente e l'anno scorso. Nel 2015 ha chiuso il campionato molto bene, vincendo a Roma e a Verona, ha tutte le possibilità di stare davanti. Vedremo. Abbiamo pensato ad alcune soluzioni nuove per questa gara e dopo la prima prova speciale capiremo subito se avremo imboccato la direzione giusta o meno. Umberto deve pensare soprattutto al lungo periodo, non solo alla singola gara, anche se deve già inseguire dopo un primo appuntamento CIR. E' già in ricorsa nel campionato piloti, ma deve pensare che ci sono ancora tante gare da disputare".

In caso arrivassero altre proposte da Skoda o altre strutture riguardo il ruolo che hai ricoperto negli ultimi giorni, saresti disposto a farlo nuovamente? Magari anche a lungo termine?
"Certamente. Per quanto riguarda il Cunico pilota è un capitolo ormai chiuso e non sento mai la mancanza di correre. Ho girato abbastanza in 35 anni di carriera. Ma questa cosa che sto facendo ora mi piace tantissimo. Sicuramente accetterei, ma accetterei anche altre proposte qualora dovessero pervenirmi come coach per i rally".

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